Armi nucleari, gli 007 Usa: "Putin potrebbe usarle in Ucraina". Gli scenari

L'ipotesi è stata avanzata da Avril Haines, capo dell'intelligence a stelle e strisce

Lo spauracchio nucleare ha accompagnato le evoluzioni dello scenario ucraino fin dall'inizio del conflitto. La Russia di Putin ha fatto sfoggio delle capacità del suo arsenale, mettendo in vetrina gli ordigni più micidiali fra parate e provocazioni lanciate dai fedelissimi dello Zar in discorsi pubblici e trasmissioni tv. La Federazione, però, dispone anche di una serie di armi atomiche cosiddette "a bassa intensità", di potenza inferiore ai super missili ma non per questo dagli effetti meno pericolosi. Ora gli 007 americani avanzano l'ipotesi che Mosca possa impiegarle, soprattutto se la guerra dovesse proseguire ancora a lungo.

E' stata la numero uno dell'intelligence Usa, Avril Haines, intervenendo ad una conferenza del dipartimento del Commercio, a riaccendere la luce su scenari che potrebbero portare il mondo intero su una china pericolosissima. La Russia, secondo gli esperti a stelle e strisce, in questo momento è un "animale ferito", dato che i suoi enormi sforzi militari non vengono ripagati da altrettanti risultati sul campo. Per l'intelligence americana dopo quattro mesi di conflitto, Mosca ci metterà anni a ricostruire le sue forze. E "in questo lasso di tempo è possibile che le forze di Vladimir Putin facciano affidamento su altri mezzi come i cyberattacchi, i ricatti energetici o le armi nucleari per cercare di gestire e proiettare potere e influenza a livello globale", ha spiegato la numero uno dell'intelligence.

Haines ha affermato che a questo punto del conflitto le agenzie di intelligence Usa vedono tre possibili scenari: il più probabile è quello in cui il conflitto si protrae e le forze russe continuino a compiere piccoli progressi senza sfondare. Il secondo che le forze di Mosca riescano a prevalere, il terzo che l'Ucraina stabilizzi le linee del fronte ottenendo piccoli guadagni. La priorità di Putin adesso, ha spiegato ancora la numero uno dell'intelligence americana, è "progredire nel Donbass e sconfiggere le forze ucraine, un'operazione che secondo Mosca porterà al crollo della resistenza interna".