La Finlandia si blinda: enorme muro al confine con la Russia. Come sarà e a cosa servirà

Il premier Senna Marina annuncia la costruzione di una super recinzione: sostituirà le barriere utilizzate per "bloccare" il bestiame

Come al confine fra Stati Uniti e Messico. Oppure, per ricorrere a un esempio geograficamente più vicino a noi ma più lontano nel tempo, come la barriera che fino al 1989 spezzava in due parti la città di Berlino e divideva l'attuale Germania in due nazioni distinte, l'Ovest atlantista e vicino agli Usa e l'Est socialista e nell'orbita del Cremlino. Più di 30 anni dopo la caduta della cortina di ferro, la Finlandia sta progettando una recinzione di filo spinato al confine con la Russia. Helsinki ha annunciato un ampio sostegno parlamentare per sostituire le recinzioni in legno che finora servivano principalmente per impedire al bestiame di vagare attraverso il confine di 1.300 chilometri con barriere più robuste per tenere fuori russi e migranti. "Speriamo che i lavori possano iniziare il prima possibile", ha dichiarato il primo ministro Sanna Marin.

La Finlandia ha visto un crescente afflusso di cittadini russi a settembre in seguito all'ordine di mobilitazione del presidente Vladimir Putin, prima di stringere le maglie e limitare pesantemente il loro ingresso. La guardia di frontiera finlandese afferma che è necessario costruire tra i 130 e i 260 chilometri di barriere nelle aree ritenute più critiche, in particolare nel sud-est della Finlandia, dove si svolge la maggior parte del traffico di confine. A differenza delle barriere per il bestiame, il nuovo muro sul confine più lungo d'Europa con la Russia è una recinzione metallica alta e robusta con filo spinato in cima e una strada che corre lungo tutto il percorso.

Il progetto, il cui costo è stimato in centinaia di milioni di euro, inizierà con la costruzione di una recinzione pilota lunga alcuni chilometri, mentre il completamento dell'intera recinzione è previsto entro tre o quattro anni. La Finlandia, quindi, si blinda: stop all'accoglienza di chi fugge dalla Russia e dalla campagna di arruolamento di Putin, senza distinzioni.