Studente morto in college a New York. La famiglia: "Sottoposto a misure primitive"

Il 17enne di Battipaglia potrebbe non aver retto al timore dell'espulsione per "irregolarità" in un compito d'esame. Atteso l'esito dell'autopsia

Claudio Mandia (foto dal profilo Instagram)

Claudio Mandia, il ragazzo originario di Battipaglia (Salerno) trovato morto alla vigilia del suo diciottesimo compleanno negli Stati Uniti dove studiava, si è tolto la vita e la causa del suo gesto è da individuare nelle "misure primitive" alle quali sarebbe stato sottoposto "da parte della Ef Academy", in particolare "l'isolamento per più di tre giorni". Ne sono convinti i suoi familiari, che l'hanno reso noto tramite lo studio legale statunitense che li assiste. 

La famiglia continua a parlare di "un inimmaginabile trattamento" al quale il ragazzo sarebbe stato sottoposto da parte della direzione del liceo americano, aggiungendo che quella del figlio è stata "una morte insensata". Parole che sembrano anticipare quanto filtrato nelle ultime ore attraverso i media statunitensi e rilanciato anche in Italia, e cioè che il giovane potrebbe essersi tolto la vita per timore di essere espulso dal college come punizione per un compito d'esame copiato, importante perché propedeutico in vista del diploma finale. Claudio sarebbe stato posto in isolamento nella sua stanza per tre giorni. E questo potrebbe essere stato il detonatore di una decisione estrema. Ma al momento è solo un'ipotesi.

Dal malore al gioco fatale: tutte le piste seguite e smontate

Ma per conoscere la verità occorrerà attendere l'esito dell'autopsia. Nelle prossime ore - riferiscono dagli Usa - potrebbero esserci comunicazioni da parte dei detective del locale commissariato che indagano sulla vicenda. Il giovane - che studiava da due anni nell'esclusivo liceo internazionale - è morto nella notte tra giovedì e venerdì. I genitori erano appena arrivati negli Usa per festeggiare il compleanno di Claudio. Una primissima ipotesi, anche in base alle dichiarazioni di un parente, riferiva di un malore, forse per un aneurisma. Poi la nota del legale americano che ha aperto nuovi scenari. Tante le ipotesi formulate nelle ultime ore dai media: un gioco estremo, una festa finita male, una violenza di gruppo mentre nelle ultime ore si fanno strada le ipotesi relative alla pista del suicidio.

Le accuse dei familiari 

Intanto i genitori e i parenti di Claudio si chiudono nel più stretto riserbo, filtrano soltanto - tramite i legali - le accuse di "maltrattamenti" rivolte alla direzione della "EF Academy". I responsabili della scuola, a Tarrytown, una cinquantina di chilometri da New York City, vengono chiamati in causa direttamente, anche se non è chiaro di quali maltrattamenti si sarebbe trattato. E se il riferimento è all'isolamento di tre giorni disposto dopo le presunte irregolarità nel compito d'esame. Claudio si era trasferito negli Stati Uniti due anni fa, quando aveva 16 anni, per completare il liceo. Poi avrebbe dovuto proseguire gli studi. L'azienda del padre, Mauro, esporta prodotti surgelati negli Stati Uniti e in altri Paesi e Claudio era destinato a studiare da manager e ad imparare le lingue per estendere l'attività. La madre, Elisabetta Benesatto, è docente di Scienza delle Comunicazioni nell'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. La famiglia era molto conosciuta a Battipaglia, dove un'intera comunità è sotto choc per l'accaduto.

I funerali a Battipaglia

A Battipaglia non c'è una famiglia che non abbia versato una lacrima per Claudio, che non abbia avuto un pensiero per la sua famiglia

Lo ha detto Ezio Miceli, viceparroco della chiesa della Speranza, a Battipaglia, dove su richiesta della famiglia - la data non è stata ancora fissata - saranno celebrati i funerali di Claudio Mandia. "Claudio era un ragazzo dolce, educato. Una persona perbene. Non ci sono parole. Noi tutti abbracciamo i genitori, i familiari", aggiunge il sacerdote che da anni accoglie nella mensa dell'opera dei padri stimmatini una sessantina di persone indigenti.  "E tante volte la famiglia di Claudio ci è stata vicina nella solidarietà, e in modo molto riservato", aggiunge don Ezio. Nella cittadina della Piana del Sele oggi non si parla d'altro anche perché la famiglia Mandia è molto conosciuta. Imprenditori che operano anche all'estero che però hanno continuato a vivere nella cittadina del Salernitano.