
L'ayatollah Khamenei potrebbe aprire un altro fronte di tensione nel mondo
Teheran - L’Iran sarebbe molto vicino alla costruzione della bomba atomica. Lo sostiene l’Aiea, l’agenzia internazionale per l’energia atomica, che ha stilato un dettagliato rapporto, secondo il quale esisterebbero almeno tre siti nucleari non dichiarati dove la repubblica islamica degli ayatollah starebbe arricchendo l’uranio necessario alla costruzione della bomba. Il direttore generale dell’Aiea, Rafael Grossi, ha dichiarato in particolare oggi al Consiglio dei governatori dell’agenzia che l’Iran non ha finora fornito informazioni credibili sull’origine delle particelle di uranio in tre siti controversi non dichiarati.
Si apre oggi il Consiglio dell’Aiea a Vienna con una bozza di risoluzione all’ordine del giorno nella quale si ammonisce l’Iran a ripristinare l’accordo nucleare del 2015. Questo testo redatto dagli Stati Uniti e dall’E3 (Regno Unito, Francia e Germania) esorta Teheran a “collaborare pienamente” con l’Agenzia internazionale per l’energia atomica. Se adottata dai 35 Stati membri del Consiglio, riuniti fino a venerdi’ presso la sede dell’Aiea in Austria, sara’ la prima risoluzione critica nei confronti di Teheran dal giugno 2020. In un recente rapporto, l’Aiea ha denunciato l’assenza di risposte “soddisfacenti” e “tecnicamente credibili” da parte dell’Iran in merito a tracce di uranio arricchito rinvenute in tre siti non dichiarati nel Paese.
L’Iran, ha accusato Grossi, non ha poi informato l’Aiea dell’attuale posizione del materiale nucleare che e’ stato spostato da Turkuzabad nel 2018. Lo scorso 1 giugno, il rappresentante permanente della Russia presso le organizzazioni internazionali a Vienna, Mikhail Ulyanov, aveva affermato che la prossima riunione dell’Aiea, che si terrà a Vienna in questi giorni, potrebbe prendere in considerazione una bozza di risoluzione sull’ Iran. Ulyanov aveva fatto riferimento in particolare alla “mancanza di accesso sufficiente per l’agenzia a tre impianti nucleari in Iran”.
L’ Iran respinge la bozza per un risoluzione del Consiglio dei governatori dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea). Lo ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Saeed Khatibzadeh, riferisce l’agenzia Irna, aggiungendo che la repubblica islamica «risponderà in modo appropriato» se la risoluzione che sarà presentata dal Consiglio dei governatori dell’Aeia sarà ritenuta contro l’ Iran.
Teheran ha criticato il rapporto del direttore generale dell’Aiea Rafael Grossi che è stato ritenuto «non preciso e non chiaro». Nel suo discorso introduttivo in occasione del Consiglio dei governatori dell’Aiea, Grossi ha criticato la repubblica islamica per non avere mantenuto gli impegni relativi all’accordo sul nucleare del 2015 (Jcpoa) e per per non avere fornito spiegazioni adeguate riguardo a tracce di uranio in siti nucleare iraniani non dichiarati.
«Coloro che spingono per una risoluzione anti- Iran all’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) saranno responsabili di tutte le conseguenze“: lo ha twittato oggi il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, riferendosi ad una bozza di risoluzione trasmessa da Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna e Germania al Consiglio dei governatori dell’Aiea per rimproverare l’ Iran per non aver risposto a domande di lunga data sulle tracce di uranio in siti non dichiarati.
Le parole di Amirabdollahian precedono una riunione del Consiglio dei governatori, che si terrà oggi. «Accogliamo con favore un accordo buono, forte e duraturo. È a portata di mano se gli Stati Uniti e l’E3 sono realistici», ha sottolineato. I colloqui di Vienna per rilanciare l’accordo sul nucleare sono stati bloccati da marzo a causa delle rimanenti questioni irrisolte tra Iran e Stati Uniti.
Israele aveva già annunciato da qualche giorno la sua possibile reazione. «Ci riserviamo il diritto all’autodifesa e all’azione nei confronti dell’Iran per bloccare il suo programma nucleare se la comunità internazionale non dovesse aver successo» in un ragionevole lasso di tempo. Lo ha detto il premier Naftali Bennett incontrando a Gerusalemme il direttore generale dell’Aiea Rafael Grossi che è in breve visita in Israele. Bennett ha espresso la preoccupazione israeliana riguarda «il continuo progresso dell’Iran verso il raggiungimento di armi nucleari mentre Teheran trae in inganno la comunità internazionale usando false informazioni e bugie».