Guerra in Ucraina: dalla Rai alla Cnn le tv internazionali lasciano Mosca

La scelta in seguito alla legge approvata dalla Duma che prevede il carcere per chi diffonde notizie "false" sul conflitto

Mosca (Russia), 5 marzo 2022 - E ora se ne vanno dalla Russia molte emittenti tv occidendali a comiciare dalla Rai sino all Cnn.  Il motivo è ben siegato dal comunicato da Viale Mazzini:  "In seguito all'approvazione della normativa che prevede forti pene detentive per la pubblicazione di notizie ritenute false dalle autorità, a partire da oggi la Rai sospende i servizi giornalistici dei propri inviati e corrispondenti dalla Federazione Russa. La misura si rende necessaria al fine di tutelare la sicurezza dei giornalisti sul posto e la massima libertà nell'informazione relativa al Paese. Le notizie su quanto accade nella Federazione Russa verranno per il momento fornite sulla base di una pluralità di fonti da giornalisti dell'Azienda in servizio in Paesi vicini e nelle redazioni centrali in Italia".

 Anche il Tg5 ha deciso di richiamare il proprio inviato a Mosca dopo la stretta sui cronisti decisa dalla Russia. "Chi sta a Mosca rientra", conferma  il direttore del Tg dell'ammiraglia Mediaset, Clemente Mimun. Sky Tg24 non ha invece inviati in Russia.

Si allunga dunque  la lista dei media internazionali che sospendono la loro attività in Russia. Sul fronte Usa anche  Cbs Nes e Abc News  si sono unite allo stop annunciato dalla Cnn e  Bloomberg. Stessa scelta per le emittenti pubbliche tedesche Ard e Zdf sospendono la corrispondenza dei loro studi a Mosca in seguito alla legge che prevede il carcere per chi diffonde notizie "false" sulla guerra in Ucraina. Lo conferma l'emittente Wdr, secondo cui i due canali televisivi "stanno valutando" le implicazioni della nuova normativa e assicurando che "continueremo ad informare il pubblico su quanto succede in Russia e in Ucraina da altre localita'". E tutto questo avviene dopo che il regime di Putin ha chiuso tutte le radio e mittenti tv indipendenti, bloccato Facebook e i principali social. Giovedì la televisione indipendente russa Dozhd ha sospeso oggi l'attività. Lo aveva annunciato la sua direttrice generale, Natalia Sindieieva. La Procura generale aveva chiesto la chiusura del sito il primo marzo e negli ultimi due giorni le trasmissioni erano visibili solo su Youtube.  "Serve forza, per respirare un po' e capire come continuare a lavorare. Speriamo davvero di tornare a trasmettere",  aveva spiegato Sindieieva, citata sull'account Telegram di Dozhd. "Non abbiamo mai conosciuto una decisione così difficile", aveva concluso, insistendo tuttavia che si tratta di una misura "temporanea"