La Georgia marcia per entrare nell’EU e allontanarsi dalla Russia

Il futuro dell'Europa è sempre più a Est: accogliere Georgia, Moldavia e Ucraina, permetterà di ridurre l'influenza Russa.

La marcia per l'Europa a Tblisi (Euractiv)

La marcia per l'Europa a Tblisi (Euractiv)

Oltre 120.000 persone, giovani e non, hanno marciato per Tblisi intonando cori e sventolando bandiere europee con un solo obiettivo: dimostrare che il Paese vuole entrare, il prima possibile, nell'Unione Europea. Fin dalla sua indipendenza, la Georgia ha espresso chiaramente le sue aspirazioni europee, inserite anche nella Costituzione, non a caso, l’83% dei georgiani approva l'adesione all'UE e la volontà è condivisa da tutto lo spettro politico. Per entrare all’interno dell’EU, è necessario rispettare stringenti criteri economici, politici e monetari e la Georgia, da tempo, ha intrappreso un percorso di riforme che ha portato il Paese a ottimi risultati macroeconomici. La crescita del pil pro-capite del Paese è stata costante dal 1996 al 2019, con valori molto superiori all’Italia, (dati Banca Mondiale) grazie a riforme economiche (in particolare durante il Governo atlantista di Mikheil Saak'ashvili), agli accordi di libero scambio e una naturale evoluzione delle istituzioni politiche del Paese. Il Paese, però, non è ancora stato insignito del ruolo di “candidato” dalla Commissione Europea al contrario di Moldavia e Ucraina. Il ruolo dell’Unione Europea, in questo percorso, è stato cruciale: la polarizzazione dei partiti non ha permesso, per molto tempo, di poter implementare riforme di lungo termine, fino all’intervento del Consiglio Europeo, l’organismo che esamina i problemi del processo di integrazione. Oggi il Paese è guidato da una donna, Salomè Zourabichvili, diplomatica, scrittrice ed ex Ministra degli Esteri. Salomè Zourabichvili è fortemente europeista e ha accolto le manifestazioni di questi giorni come un segno della volontà del Paese di aderire all’Unione.

L’opportunità politica, per l’Europa, va oltre una semplice adesione: la vicinanza della Georgia verso l’Unione Europea potrà evitare rischi di influenza russa (paese confinante) e portare il Paese nella sfera di influenza atlantica. Le sfide del Paese rimangono complesse: corruzione, giustizia, istruzione e solidità delle istituzioni politiche sono alcune delle aree in cui il Paese sarà chiamato a sviluppare riforme. La forte volontà del popolo georgiano, la sua attiva società civile e la promozione da parte della Presidente e delle istituzioni potrebbero garantire un’adesione veloce e meritata. Il futuro dell’Unione Europea è sempre più ad est.