Sospetta foreign fighter: lite tra Nuova Zelanda e Australia

Donna con doppia nazionalità arrestata in Turchia: chi deve accogliere i suoi figli? Scontro diplomatico

Un affiliato all'Isis

Un affiliato all'Isis

Milano, 16 febbraio 2021 - Una sospetta affiliata all'Isis diventa motivo di scontro diplomatico tra Nuova Zelanda e Australia. Una donna di 26 anni con cittadinanza di entrambi i Paesi è stata arrestata dalle autorità turche nei pressi del confine siriano con l'accusa di  far parte dell' Isis. Canberra ha ritirato subito il passaporto alla donna, scaricando la responsabilità su Wellington e suscitando l'ira della premier neozelandese, Jacinda Ardern, che ha accusato l'omologo australiano, Scott Morrison, di "abdicare dalle sue responsabilita'".

"E' sbagliato che la Nuova Zelanda si carichi sulle spalle la responsabilita' di una situazione che coinvolge una donna che non ha vissuto in Nuova Zelanda dall'età di sei anni e che qualsiasi persona dotata di obiettività considererebbe un'australiana", ha dichiarato Ardern. "La donna ha vissuto in Australia da allora, la sua famiglia è in Australia". 

Il nodo del contendere è il destino dei figli della sospetta foreign fighter, che si trovavano con lei al momento dell'arresto. "Questi bambini sono nati in una zona di guerra senza averne colpa", ha aggiunto Ardern, "giungere in Nuova Zelanda, dove non hanno parenti stretti, non sarebbe nel loro migliore interesse". Ma nel nome degli "interessi di sicurezza nazionale dell'Australia", Morrison respinge le implicazioni. "Non vogliamo che terroristi che hanno combattuto con organizzazioni terroriste godano i privilegi della cittadinanza, ai quali credo rinuncino un secondo dopo essersi arruolati tra le fila dei nemici del nostro Paese. E se per il premier australiano sulla questione "c'è ancora molto da scoprire", al momento è la sola Ardern a essere in contatto con le autorità  turche per risolvere la vicenda.