Covid, la scomparsa dei pub in Inghilterra e Galles: chiusi altri 7 mila, mai così pochi

Il numero dei locali ha toccato il livello piu’ basso di sempre, sotto la soglia dei 40 mila, conseguenza diretta del duro colpo inferto dalla pandemia di Covid-19

Un pub inglese (foto VisitBritain /John Attenborough)

Un pub inglese (foto VisitBritain /John Attenborough)

Londra - In Inghilterra e nel Galles il numero di pub ha toccato il livello piu’ basso di sempre, sotto la soglia dei 40 mila, conseguenza diretta del duro colpo inferto dalla pandemia di Covid-19, causa della chiusura di 7 mila locali. A riferirlo e’ uno studio del gruppo immobiliare Altus Group secondo il quale i vari confinamenti e il calo delle richieste hanno costretto migliaia di titolari a chiudere il pub di proprieta’, in alcuni casi demoliti e in altri trasformati in uffici o abitazioni.

Il settore, che non ha finito di riprendersi dalla crisi sanitaria, si trova gia’ ad affrontare altre sfide, in primis l’inflazione al 9,1%, al livello piu’ alto degli ultimi 40 anni. “Mentre i pub si sono mostrati notevolmente resilienti durante la pandemia, ora sono alle prese con nuove difficolta’ quali l’impennata dei costi dell’energia, le pressioni inflazionistiche e l’aumento delle tasse” ha dichiarato Robert Hayton, presidente britannico del gruppo Altus. Da fine 2021 a fine giugno 2022, 200 pub sono scomparsi in Inghilterra e nel Galles.

Lo Stackpole Inn, il miglior pub d'Inghilterra
Lo Stackpole Inn, il miglior pub d'Inghilterra

Le West Midlands (centro) hanno registrato il piu’ forte calo di locali con 28 chiusure in sei mesi, seguite da Londra e dall’Est del’Inghilterra che hanno perso 24 pub. Oggi, secondo uno studio delle associazioni British Beer and Pub Association, British Institute of Innkeeping e UKHospitality, solo il 37% delle aziende del settore realizzano benefici. Ad influire negativamente e’ il rincaro di energia, beni e manodopera.

“Ci vuole maggiore aiuto dal governo altrimenti di anno in anno rischiamo di perdere un numero maggiore di pub” ha avvertito Emma McClarkin, direttrice generale della British Beer and Pub Association.