Covid, boom contagi in Islanda: a fine giugno aveva abbandonato tutte le restrizioni

In 2 settimane un'incidenza di 280 casi ogni 100mila abitanti per una popolazione che non raggiunge i 400mila. Pub chiusi a mezzanotte e torna la mascherina

La premier islandese Katrin Jakobsdottir con il presidente francese Macron

La premier islandese Katrin Jakobsdottir con il presidente francese Macron

A fine giugno era stato il primo Paese a rimuovere tutte le restrizioni anti Covid, ma ora l'Islanda sembra che stia per essere travolta dalla quarta ondata. Per il quarto giorno consecutivo il bollettino giornaliero ha riportato oltre 100 nuovi contagi, un dato molto alto per un Paese di 360mila abitanti. L'incidenza nell'arco di 14 giorni è arrivata a 280,6 casi ogni centomila abitanti. Il dato si è avvicina al picco registrato nell'ottobre 2020, quando vi furono 292 casi per 100mila abitanti. Prima del nuovo balzo dei contagi, i cento casi giornalieri erano stati superati solo due volte, una nel marzo 2021 e l'altra nell'ottobre 2020. Eppure l'Islanda sembrava essere uscita dall'emergenza quando il 26 giugno, con il 60% della popolazione immunizzata e dopo che per una settimana non vi era stato alcun contagio, erano cadute tutte le restrizioni: stop alle mascherine, al distanziamento o ai limiti al numero di persone riunite. Ma negli ultimi giorni, a fronte dell'aggravarsi della situazione, sono state reintrodotte alcune misure: chiusura di pub e night club a mezzanotte, limite massimo di 200 persone per gli eventi pubblici, distanziamento di un metro e mascherina al chiuso.