Siccità, evacuate a Berlino 700 persone per un maxi incendio su 100 ettari di verde

E' la sesta estate pià calda e più secca di sempre. Coldiretti lancia l'allarme climatologico: l'anomalia termica aggravata dall'assenza di precipitazioni

A Berlino sono intervenuti vigili del fuoco e forze dell'ordine

A Berlino sono intervenuti vigili del fuoco e forze dell'ordine

La siccità coplisce pesante in Europa. Le autorità tedesche hanno annunciato oggi di aver evacuato quasi 700 persone vicino a Berlino a causa di vasto un incendio che si è esteso su quasi 100 ettari di una zona boschiva, mentre un'ondata di caldo eccezionale ha colpito il Paese e parte dell'Europa. «Tre distretti» della città di Treuenbrietzen, nella regione del Brandeburgo che circondano la capitale tedesca sono stati evacuati domenica, vale a dire «circa 700 persone», ha precisato un portavoce del distretto di Potsdam-Mittelmark.

L'incendio, scoppiato venerdì sera, ha devastato, secondo i media locali, circa cento ettari di questa regione intorno al comune di Treuenbrietzen, dove vivono quasi 8.000 abitanti. «Chiediamo a tutti i residenti di lasciare le loro case (...) questa non è una esercitazione», è l'avvertimento via Twitter inviato ai residente del quartiere da parte del municipio della città, che ha allestito alloggi di emergenza. Nel 2018 la città aveva già subito un incendio che aveva distrutto 400 ettari di foresta.

Arriva l'estate dopo una primavera che si è classificata come la sesta più calda di sempre sul pianeta a livello climatologico facendo registrare una temperatura media sulla superficie della terra e degli oceani, addirittura superiore di 0,85 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo. È quanto emerge dalle elaborazioni Coldiretti diffuse per l'arrivo del solstizio d'estate martedì prossimo 21 giugno 2022 alle ore 11.14 con l'Italia sotto assedio del caldo e della siccità, sulla base della banca dati Noaa, il National Climatic Data Centre che rileva i dati dal 1880.

Le temperature sulla terraferma sono state superiori alla media soprattutto in Asia e Australia e nel sud e nell'est del Nord America, nel centro e nel Sud America. In particolare in Europa - precisa la Coldiretti - la primavera 2022 si classifica al diciannovesimo posto tra le più calde mai registrate con una anomalia di + 1,09 gradi rispetto alla media di riferimento. In Italia la primavera è stata segnata da un aprile freddo e da un maggio bollente durante il quale la colonnina di mercurio è stata in media superiore di 1,83 gradi, collocandosi al secondo posto tra i più caldi dal 1800, secondo analisi della Coldiretti su dati Isac Cnr

. A preoccupare - continua Coldiretti - è la mancanza di precipitazioni che in Italia sono risultate in media addirittura dimezzate rispetto allo scorso anno ma con riduzioni percentuali ancora più altre nelle regioni del Nord. Sono gli effetti dei cambiamenti climatici in Italia dove l'eccezionalità degli eventi atmosferici - ricorda la Coldiretti - è ormai la norma. La tendenza al surriscaldamento è infatti accompagnata da una più elevata frequenza di eventi estremi e sfasamenti stagionali che - conclude la Coldiretti - sconvolgono i normali cicli colturali ed impattano sul calendario di raccolta e sulle disponibilità dei prodotti che i consumatori mettono nel carrello della spesa.