
La moda all gender
Cala il sipario sulla fashion week della ripartenza. La prima dopo uno stop forzato, dopo la pandemia e la crisi economica. É una ripresina, una prova che scalda i motori in vista di un settembre intenso per moda e design e intanto la fashion week milanese cede il testimone a Pitti che si terrà dal 28 al 2 luglio. Cosa resterà di questa edizione pygital.
Il mare in fondo al tunnel di Prada: «C’è il mare cristallino della Sardegna all’uscita dal tunnel-passerella su cui Prada fa sfilare la collezione per la prossima estate, quasi a indicare che la liberazione è vicina, e a trasmettere - dice Miuccia Prada - un senso di utopia, di ideale, di speranza e positività».
L’eredità di Re Giorgio Armani «Sto preparando il mio futuro con le persone che ho accanto» dice Giorgio Armani al termine della sfilata della collezione uomo, dove per la prima volta è uscito a salutare il pubblico insieme allo storico collaboratore Leo Dell’Orco. «Leo è mio collaboratore da 67 anni, con la maturità è diventato più maturo ma anche - scherza Armani - più testone. È bravo lui per l’uomo come Silvana per la donna: sto preparando il mio futuro con le persone che ho accanto».
La moda “All gender“ di Diesel.
Questo è solo l’inizio, un riflesso di un mondo ancora capovolto che sta cercando il suo equilibrio in una nuova realtà» dice Glenn Martens, direttore creativo di Diesel, parlando della sua prima collezione per il brand, presentata con un corto onirico interpretato dalla modella, artista e attivista trans Ella Snyder, scelta per rappresentare la visione all gender della proposta.
Il progetto «Fashion Deserves the World», grazie al quale 15 giovani rifugiati e migranti che desiderano trovare lavoro nella moda potranno formarsi per essere poi inseriti in varie aziende. Il programma è stato presentato dalla Camera Nazionale della Moda Italiana.