Basket, Olimpia Milano: si spegne a Istanbul il sogno della rimonta-playoff

Ko sul campo dell'Efes Istanbul per 89-69. Non bastano i 19 punti di Luwawu-Cabarrot

Luwawu-Cabarrot

Luwawu-Cabarrot

Istanbul (Turchia) - Se l'Olimpia potesse non passare più dalla Sinan Erden Arena di Istanbul nelle prossime edizioni dell'Eurolega forse sarebbe più tranquilla. Come nel 2019 e nel 2022 si ferma sul Bosforo la storia europea di Milano con la sconfitta che rende praticamente impossibile la qualificazione ai playoff. Dopo la fantastica striscia da 8 successi in 9 partite Milano non aveva comunque alternative alla vittoria per continuare a sperare e invece il ko 89-69 rende sempre più stretto il pertugio per trovare la strada per la rimonta verso l'ottavo posto.

L'Efes invece ritorna prepotentemente in corsa per la qualificazione facendo conto anche su un calendario favorevole e la capolista inizia a sudare freddo per un possibile incrocio ai quarti di finale proprio contro i turchi.

Questa volta non bastano i 19 punti di Luwawu-Cabarrot (5/9 da 2 e 4/7 da 3) e i 12 di Voigtmann con 4/6 dall'arco), perché le 17 palle perse sono un handicap troppo grande da superare sul campo dei bi-campioni d'Europa in carica. L'Efes blocca la fonte del gioco milanese Napier (solo 6 punti e 3 perse) e l'Olimpia non trova reali alternative. Milano spreca una serata magica al tiro dall'arco (11/22) tirando malissimo da due praticamente senza mai riuscire ad attaccare l'area turca.

L'Olimpia parte bene con le triple di Voigtmann e Tonut (12-14), ma la reazione dell'Efes è immediata rispondendo dall'arco con Micic e Clyburn e poi con il lunghissimo Pleiss (20-14). Milano fa fatica perché perde troppo palloni (già 8 al 13') così l'Efes prende per mano la partita quando inizia a colpire ripetutamente da 3 punti: due volte Larkin, poi Bryant e i turchi scappano con il vantaggio in doppia cifra sul 38-27. La squadra di Ataman muove la palla che è un piacere, così costruisce un sacco di tiri aperti che, puntualmente, finiscono nella retina milanese. Così il punteggio dice 47-32 all'intervallo.

Sembra incredibile, ma anche se Napier e Voigtmann segnano ancora da 3 con un 8/11 di squadra, Milano è ancora sotto 51-38. L'Efes non sbaglia più nulla, Larkin è protagonista al pari di Beuabois e fa letteralmente il vuoto quando arrivano i tiri liberi del 68-45 al 29'. Nell'ultimo periodo Milano prova a ridare una cornice un po' meno amara alla partita con un break di 8 punti che la riporta sul 68-53, ma è quel campione che fa di nome Vasilije Micic che al rientro dal timeout sigla la tripla che spegne subito ogni velleità di rimonta milanese.

Giovedì la maratona di Eurolega non si ferma e l'Olimpia sarà di scena nella caldissima Tel-Aviv (dove ieri ha perso 111-80 la Virtus Bologna) in questi giorni al centro delle attenzioni di tutto il mondo, non per motivi sportivi. Si gioca alle 20.05 e la disputa del match sembra garantita al di là del clima di protesta che si vive in Israele in questi giorni. In campionato, invece, l'appuntamento è fissato per domenica 2 aprile quando l'Armani ospiterà Venezia nella giornata in cui sarà ritirata simbolicamente la maglia di Dan Peterson.

EFES ISTANBUL-EA7 EMPORIO ARMANI MILANO 89-69 22-16; 47-32; 68-48 ISTANBUL: Larkin 18, Beaubois 12, Singleton ne, Bryant 12, Gazi, Clyburn 16, Arna, Tuncer ne, Pleiss 8, Micic 15, M'Baye 2, Zizic 6. All. Ataman MILANO: Davies 9, Thomas, Luwawu-Cabarrot 19, Mitrou-Long 2, Tonut 2, Melli 5, Baron 3, Napier 6, Ricci, Shields 5, Hines 6, Voigtmann 12. All. Messina Note: tiri da 2 : EI, MI 14/29; tiri da 3: EI, MI 11/22; tiri liberi: EI, MI 8/9; rimbalzi: EI, MI 24 (Luwawu-Cabarrot 6); assist: EI, MI 22 (Davies 4)

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