
Shelvin Mack
Milano, 28 settembre 2019 - Buona la prima, come si suol dire. Se l’Olimpia voleva far vedere che quest’anno la sua musica inizierà a suonare quando stringerà le maglie in difesa, il secondo tempo di Treviso è davvero sembrato un manifesto programmatico. Un primo tempo a studiare l’avversario, una ripresa per stritolarlo dentro la morsa subendo solo 13 punti in 16 minuti: « La partita l’hanno iniziata bene loro - ha commentato coach Ettore Messina - noi abbiamo più profondità, talento e fisicità probabilmente, ma poi si tratta di mettere tutto questo in campo. Con i minuti per loro segnare è stato sempre un po’ più difficile e per noi un po’ più facile. Dobbiamo continuare su questa strada. Siamo partiti contratti e non vorrei avere caricato troppo la partita di significati, dopo un precampionato di vittorie perché sembravamo insicuri«.
Tanto che l’allenatore milanese cita l’esempio di Shelvin Mack, reduce da 8 anni NBA, oscuro nel 1° tempo, decisivo nel secondo: «Il caso di Mack è sintomatico. In avvio sembrava uno che non ha mai giocato a basket prima di oggi, nel secondo tempo ha spaccato la partita». Domani si torna già in campo in questo inizio molto intenso di Serie A: alle 17 arriva la Germani Brescia al Forum per il primo derby lombardo dell’anno e anche la Germani nel primo turno ha fatto vedere di cosa è capace.