Milan, la panchina di Pioli traballa? Ore di riflessione in casa rossonera

La squadra vista a Salerno e gli infortuni in serie accusati (l'ultimo riguarda Tomori) al centro delle valutazioni in merito al futuro del tecnico

Stefano Pioli

Stefano Pioli

Milano, 23 dicembre 2023 – Match pre-natalizio decisamente amaro per il Diavolo che stanotte è tornato da Salerno con un misero punto conquistato dopo il 2-2 raggiunto in extremis contro il fanalino di coda del campionato: i rossoneri sono ora a otto lunghezze dall’Inter capolista, in attesa che i nerazzurri scendano in campo oggi alle 18 contro il Lecce e se Inzaghi dovesse vincere, allora a vetta si allontanerebbe in modo preoccupante.

A far riflettere, oltre la classifica, la prestazione generale messa in campo dal Milan per cui il principale imputato è Stefano Pioli: la panchina del tecnico emiliano sembrava essere salda almeno fino a giugno, ma il problema infortuni e una squadra apparsa slegata dove le individualità di spicco non riescono più a incidere potrebbero portare a decisioni diverse a due giorni dal Natale.

«Come tutti voi, non sono soddisfatto della nostra attuale posizione in A o della Champions League, ma so che la competizione sportiva è una maratona, non uno sprint, e che la continuità e la coerenza sono virtù» le parole di Cardinale nella lettera di Natale scritta ai tifosi e a tutto l’ambiente rossonero. Parole che vanno a sommarsi a quelle di Pioli nell’immediato post partita: «Sono amareggiato sicuramente e preoccupato: sono mancate l’attenzione e la voglia di trovare il risultato, cose in cui siamo ancora indietro. Forse è mancata un po' di voglia... Siamo ancora troppo altalenanti. Abbiamo bisogno di ritrovare entusiasmo ed energie, quella magia che il Milan ha avuto per tanto tempo. Questi passi falsi ci impediscono di ritrovarla, dobbiamo fare tutti di più» le parole del tecnico rossonero. A mancare, oltre a una prova sotto livello da parte di quasi tutti, sono stati i gol e la qualità di Leao e Giroud, con il portoghese che ormai manca all’appuntamento sotto porta in serie A da esattamente tre mesi (23 settembre e Milan-Verona 1-0) facendosi raggiungere nella classifica marcatori sia da Tomori che Jovic (tre a testa). L'ultimo gol in generale di Raga, invece, risale alla partita con il Psg.

L’analisi di Pioli

Questa l’analisi dell’allenatore: «Theo e Leao non mi hanno mollato. Hanno fatto una partita sotto le loro qualità, peccato perché in queste partite possono fare la differenza ma non ci sono riusciti. L’unica cosa positiva che abbiamo fatto è che abbiamo reagito da grande squadra e abbiamo provato a vincerla fino alla fine, abbiamo avuto anche le occasioni. Mi aspetto sempre la miglior prestazione. Non siamo stati bravi a cercare di continuare a colpire, dopo l’1-0 abbiamo gestito ma devi attaccare e poi non si possono concedere due gol in situazioni in cui si può difendere meglio. La Salernitana mi aspettavo facesse la partita della vita, hanno fatto quello. Dobbiamo fare meglio, se non vinciamo queste partite significa che non siamo ancora una grande squadra. Ci sono state tante partite dove non siamo usciti con il risultato e la prestazione che volevamo. Oggi abbiamo provato a vincere fino alla fine, ma se non ci riesci devi essere autocritico. La cosa positiva di stasera è la voglia di provarci fino alla fine e non credo che i ragazzi abbiano mollato. Secondo non dovevamo permettere alla Salernitana di andare in vantaggio o tornare in partita. Sono tutte cose che una grande squadra riesce a fare, noi non ci siamo riusciti e vuol dire allora che dobbiamo ancora lavorare tanto per diventare una grande squadra”.

Infermeria

Dopo lo stop di Tomori (da valutare per quanto tempo l’ex Chelsea potrebbe mancare) il reparto difensivo è praticamente da ricostruire: per questo il mercato di gennaio sarà vitale per il Milan che dovrà investire il budget su uno (o anche due) difensori. Tra i nomi in lizza, Lenglet sarebbe l'ideale. Con l'infortunio di Tomori i rossoneri hanno registrato il 30esimo stop di questa stagione: coinvolti 21 giocatori sui 27 a disposizione in rosa e solo 6 giocatori, di cui gli unici due titolari Reijnders e Giroud, non hanno ancora subito problemi fisici finora. Contro il Sassuolo, dunque, qualora gli esami dovessero stimare tempi di recuperi lunghi per Tomori, gli unici difensori centrali sarebbero Kjaer, uscito all’intervallo contro la Salernitana dopo aver preso un colpo in faccia, e Simic. «È un problema serio, onestamente sono tanti infortuni. Fik è uno di quelli che stava giocando di più, stava anche bene» la disamina di Pioli. Jovic Il serbo, che oggi compie 26 anni, è stata l’unica nota positiva nell’amarissima serata all’Arechi: il mese di dicembre è stato ottimo per Jovic che ha segnato per tre volte, raggiungendo addirittura Leao in classifica marcatori nonostante abbia giocato molto meno. Grazie alle ultime quattro partite è diventato il miglior marcatore tra i nuovi acquisti rossoneri, in pari con Noah Okafor. Gli ingressi in campo offerti dal serbo nelle ultime prestazioni sono stati tutti molto positivi con il gol inutile con l'Atalanta e la rete di ieri, ma anche un buon subentro in Champions contro il Newcastle: contro la Salernitana è stato l'unico che ha creato qualche pericolo a Costil che, prima di subire il gol del 2-2, aveva fermato il serbo con un doppio miracolo. Loftus-Cheek «Tutti sono molto delusi, la sentiamo come una sconfitta. Siamo venuti qua, non abbiamo giocato come avremmo dovuto e non abbiamo preso i tre punti. Abbiamo iniziato bene ma li abbiamo fatti tornare in partita. Ovviamente quando giochi in trasferta non è facile, il pubblico fa la differenza. Di sicuro non una delle nostre partite migliori. Ora bisogna far sbollire la delusione e tutte le emozioni negative che proviamo. Domani parleremo con più calma, con la testa libera, e proveremo ad arrivare ad una soluzione. Tutto può succedere, non possiamo non pensare che c’è ancora molto da giocare. Non puoi mai saperlo nel calcio. Dobbiamo crederci ma dobbiamo pensare ad una partita alla volta, non possiamo andare troppo in là con la mente. Dobbiamo vincere partite come questa. Dobbiamo trovare una soluzione per vincere questo tipo di partite e pensare ad una partita alla volta».

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