LUCA TALOTTA
Milan

Milan, toto-allenatore: Giampaolo incalza Inzaghi

Lazio-Milan, atto quinto. Dopo due gare di campionato e altrettante di Coppa Italia, la sfida ora è per la panchina

Marco Giampaolo (Ansa)

Milano, 31 maggio 2019 -  Lazio-Milan, atto quinto. Dopo due gare di campionato e altrettante di Coppa Italia, la sfida ora è per la panchina. Dove, paradossalmente, potrebbe non vincere nessuno. Inzaghi c'è, il Milan ancora no; e Gattuso, intanto, aspetta il volo dell'aquila. L'attuale allenatore della Lazio rimane la prima scelta di Gazidis per il nuovo corso del Diavolo, ma ad oggi contatti non ne sono stati avviati. E i motivi sono principalmente due: da una parte il contratto che ancora lega Inzaghi alla Lazio, dall'altra l'attesa per la decisione di Maldini. Già, perché in casa Milan potrebbe lasciare anche l'ex capitano: riflette, Paolo, ma la proposta potrebbe non essere convincente. Di sicuro lui vorrebbe avere un peso decisionale importante e tra i nomi che sponsorizza, per la panchina rossonera, c'è quello di Giampaolo.

Maldini ha sondato il terreno personalmente, ma il tecnico della Sampdoria rimane comunque una seconda scelta dietro Inzaghi junior. Che oggi partirà con la famiglia per le vacanze, tenendo però il telefono sempre acceso. Lotito, da osso duro qual è, non ha in agenda nessun nuovo incontro: tutto dovrà essere rimandato al ritorno di Inzaghi. E il rapporto tra i due inizia a diventare sempre più delicato: il club gli ha offerto più volte il rinnovo per blindarlo, ma l'allenatore continua a tentennare. E il Milan, che intanto vede sempre più allontanarsi all'orizzonte la figura di Sarri, non può aspettare. Mentre la Lazio, che sogna l'approdo di Gattuso nella capitale, sa di poter giocare con il coltello dalla parte del manico.

Lazio che, intanto, annota i nomi di Giampaolo e Mihajlovic («Sinisa alla Lazio Direi proprio di no» ha chiuso l'agente Pastorello), con quest'ultimo che alla capitale potrebbe tornare, ma sulla panchina giallorossa. E poi la Juve. Che continua ancora a cullare il sogno Guardiola (ma, ad oggi, nessun contatto), attende la finale di Champions League (Pochettino è sempre una pista percorribile) e ragiona su Sarri. Ieri l'intermediario Fali Ramadani è volato a Londra per parlare con il Chelsea e cercare una soluzione per liberare l'allenatore. Una exit strategy per accontentare tutti, anche se si percepisce il timore che l'operazione possa essere più complicata dopo la conquista dell'Europa League. La preoccupazione è che il Chelsea possa proporre un rinnovo al rialzo per Sarri (che ora guadagna 3,5 milioni netti) e chiedere un indennizzo per lasciarlo partire, indennizzo che andrebbe a coprire parte dello stipendio del nuovo allenatore: che possa nascere un altro scambio, oltre a quello tra Lazio e Milan, tra Chelsea e Juventus Allegri, che l'inglese l'ha studiato, a Londra ci andrebbe di corsa. Come fece Conte, da oggi ufficialmente nuovo allenatore dell'Inter.