Liam Gallagher in concerto al Forum di Assago: la mia vita oltre gli Oasis

L’ex frontman della band sul palco con il nuovo disco: il titolo richiama due quadri di Lennon posseduti dall’artista

Liam Gallagher

Liam Gallagher

Milano, 15 febbraio 2020 -  "Il mondo sarebbe un posto migliore se entrambi ammettessimo di essere due idioti". Con la franchezza ai limiti della brutalità che lo contraddistingue, Liam Gallagher giura di avere le idee chiare sul naufragio dell’epopea Oasis e divide le responsabilità “fifty fifty” col fratello Noel. Fatto sta che il passato non torna (e anche se accadesse, la loro età d’oro è ormai forse troppo lontana) lasciandolo solo davanti alle incombenze dell’ennesimo tour, che lo porta domani al Forum nel segno di “Why Me? Why Not”, l’album dato alle stampe in autunno confermando quanto di buono aveva già messo in mostra nel predecessore “As you were”. "Vent’anni fa, a Monaco di Baviera, sono andato a una mostra di Yoko Ono con opere di John Lennon", racconta a proposito del titolo di quest’ultima fatica. "C’era un’opera intitolata “Why Me?”, che ho comprato. Tempo dopo, a New York, Yoko, incuriosita dal fatto che avessi chiamato mio figlio Lennon, ha chiesto di incontrarmi. Le ho raccontato del quadro acquistato a Monaco e lei mi ha svelato che faceva parte di una coppia di opere del marito.

Rientrato in Inghilterra, m’è arrivato un quadro gigantesco con il ritratto di John Lennon seduto su una poltrona assieme ad un gatto. In basso sul dipinto c’era scritto “Why Not?” e ho pensato che un giorno quelle parole mi sarebbero tornate utili". Dopo traversie varie ("Per fortuna Debbie Gwyther - la fidanzata, nda - è sempre rimasta al mio fianco; senza di lei sarei ancora a piangermi addosso”), Liam la scorsa estate è tornato con un singolo, “One of us”, carico di riferimenti familiari, ma anche con un film-documentario e con un’acclamata performance al Festival di Glastonbury. E a chi gli chiede se il testo di “One of us” rappresenta un ramoscello d’ulivo per il fratello Noel dice: "Sì certo, ma è pure l’ultimo, perché poi non ne arriveranno più. Ci sono diverse cose in quest’ultimo album che si possono legare a lui, perché rimane una parte importante della mia vita. Stare assieme nella stessa band ha significato molto". Ma l’altro Gallagher è uno che ci tiene alla sua cattiva reputazione e sotto la cenere arde ancora il fuoco. "Anche se Noel sta forse attraversando la crisi della mezza età, penso sia arrivato il tempo di un chiarimento fra noi", ammette.

«Non gli chiedo di riunire gli Oasis, perché quello è davvero l’ultimo dei miei pensieri, ma solo parlarci davanti ad una birra. Dio non voglia, ma se succede qualcosa a nostra madre e non abbiamo ancora risolto ... allora sarà guerra. Perché lui ha avuto tante opportunità per cambiare le cose e non l’ha fatto". Con o senza il “fratello-coltello” la vita di Liam continua. Con la spavalderia di sempre. "Non credo di essere l’ultima rockstar, sicuramente sono la più importante, perché sto riportando il rock alle persone". E ti pareva.  

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