Inter-Napoli: tre punti fondamentali per i nerazzurri. Ora la vetta è a -4

Calhanoglu, Perisic e Lautaro Martinez firmano il successo dei padroni di casa. Inutili il gol di Zielinski e la perla di Mertens

Correa e Lautaro Martinez esultano dopo il 3-1

Correa e Lautaro Martinez esultano dopo il 3-1

Milano – Pomeriggio di grande calcio a San Siro dove va in scena la sfida tra Inter e Napoli, entrambe intenzionate ad approfittare della sconfitta incassata dal Milan al Franchi. Con una vittoria i nerazzurri si porterebbero a -4 dai cugini, mentre una vittoria del team di Spalletti porterebbe i partenopei solitari in vetta alla classifica a +3 dal Diavolo. Alla fine a festeggiare sono i nerazzurri che vincono per 3-2 un match infinito e in bilico fino alla fine. Al vantaggio del Napoli di Zielinski hanno risposto Calhanoglu su rigore e Perisic. Tris a firma di Lautaro, inutile la splendida rete di Mertens per Spalletti, che resta in vetta in coppia con il Milan.

In campo

Simone Inzaghi deve rinunciare all’infortunato Stefan De Vrij, e al suo posto il mister schiera Ranocchia che va a completare il reparto difensivo con Skriniar e Bastoni. A destra fiducia a Matteo Darmian, a sinistra confermatissimo Ivan Perisic, completano il centrocampo Barella, Brozovic e Calhanoglu. Coppia d'attacco tutta argentina con Lautaro-Correa, mentre Dzeko, non al meglio, parte dalla panchina. Spalletti si affida a Lozano che con Zielinski e Insigne va a supporto di Osimhen.

Rimonta nerazzurra

Sfida tra il miglior attacco del campionato (Inter, 29 gol fatti) e la miglior difesa (Napoli, solo quattro gol subiti): il direttore di gara Valeri dà il fischio di inizio e il primo tiro della partita è di marca ospite al 5’, quando Ruiz tenta una conclusione da sinistra, facile preda di Handanovic. L’Inter risponde subito con il colpo di testa fuori di poco di Lautaro Martinez: i ritmi sono alti ma la precisione manca su entrambi i fronti, la squadra di Spalletti pressa altissimo e punta tanto sulla fisicità dei vari Osimhen e Koulibaly, fermati spesso per interventi fallosi ai danni dei padroni di casa.

Al 17’, però, il Napoli passa in vantaggio con Zielinski, che raccoglie il perfetto suggerimento di Insigne (sua la percussione vincente) e trafigge il capitano nerazzurro. Incassata la rete l’Inter reagisce subito e conquista un calcio di punizione da buona posizione: Calhanoglu se ne fa carico, palla tagliata sul secondo palo, Skriniar colpisce di testa levando però la possibilità a Lautaro di tenare il gol.

Al 23’ il Var concede il rigore all’Inter per tocco di mano in area di Koulibaly, dopo che Inzaghi viene ammonito per proteste proprio per segnalare il fallo da penalty: dagli undici metri si presenta Calhanoglu che non sbaglia, spiazza Ospina e porta la bilancia nuovamente in equilibrio. 3 gol nelle prime 13 giornate in serie A per il turco, migliore avvio per lui di sempre: alla mezzora di gioco le squadre calano leggermente il ritmo e gli ospiti puntano a tenere palla aspettando di trovare varchi interessanti per tornare dalle parti di Handanovic. Ci riescono al 34’ con l’affondo di Lozano e il tentativo senza fortuna di Osimhen, mentre l’Inter risponde un minuto dopo con la girata a lato di Lautaro alla caccia del secondo palo.

I padroni di casa trovano poi due corner consecutivi mal sfruttati mentre al 39’ è ancora Osimhen a sfiorare il gol con un colpo di testa fuori di poco dopo che Lozano si beve Perisic in fascia per servire il compagno con un preciso cross. La sfida si riaccende negli ultimi minuti e stavolta sono i nerazurri a impegnare Ospina due volte consecutive, prima con il bolide dalla distanza di Barella e poi con il tiro di Correa sulla ribattuta del portiere ospite. Al 43’, però, l’Inter si porta in vantaggio con Perisic che di testa da posizione defilatissima anticipa tutti sul corner battuto da Calhanoglu. Valeri attende la vibrazione dell'orologio per assicurarsi che il pallone abbia varcato la linea di porta e per ufficializzare il 2-1. Valeri manda tutti negli spogliatoi dopo una prima frazione divertente e vibrante: Osimhen, Koulibaly, Rrahmani e Calhanoglu sono gli ammoniti nei primi 45’.

Girandola di emozioni

Nessun cambio per Inzaghi e Spalletti e le squadre tornano in campo con gli stessi 22 del primo tempo: dopo appena due minuti di gioco l'Inter sfiora il tris con Lautaro che, da posizione centrale, conclude di sinistro di prima intenzione tra le braccia di Ospina. Il Napoli perde poi al 52’ Osimhen dopo un brutto scontro aereo con Skriniar: lo slovacco ne esce meglio mentre l’attaccante di Spalletti lascia il posto ad Andrea Petagna.

La partita si riaccende e i padroni di casa puntano sul possesso palle e sulle ripartenze e al 60’ Lautaro Martinez serve il 3-1 nerazzurro sfruttando al meglio l'assist di Correa. Inzaghi butta nella mischia Vidal e Dzeko al posto di Calhanoglu e Correa ma l’Inter è ormai padrona del campo: al 69’ è Perisic a impegnare Ospina in parata dopo l’ennesimo sprint del croato, mentre Spalletti si affida a Mertens ed Elmas al posto di Insigne e Lozano. Inzaghi risponde con Gagliardini e Dimarco per il Toro e Barella ma è la scelta del tecnico ospite che premia: al 77’, infatti, Mertens accorcia le distanze segnando il 3-2 con un siluro da fuori area che sorprende Handanvic.

Un minuto dopo uno scontro aereo tra Ospina e Dzeko costringe il match a fermarsi per diversi minuti per permettere l’intervento dei sanitari che bendano la testa di entrambi i giocatori coinvolti: il Napoli riprende il ritmo e all’83’ Anguissa scarica un tiro da buona posizione fuori di poco, seguito ancora da Mertens ma il gol non arriva. Due minuti dopo sono i nerazzurri a sfiorare il poker con Dzeko a due passi dalla porta ma Rrahmani salva tutto: Satriano per Perisic è l’ultima mossa di Inzaghi ma è il Napoli a continuare a pressare negli ultimi minuti di match e all’89’ i partenopei conquisto un calcio di punizione sulla destra che però non viene sfruttato a dovere ma un minuto dopo è Handanovic (e la traversa) a salvare l’Inter dal colpo di testa di Mario Rui. Sono 8 i minuti di recupero concessi da Valeri e gli ospiti ci provano e più riprese, l’ultima (clamorosa) con Mertens che solissimo manda alle stelle un gol fatto. Il tempo finisce e per l’Inter arrivano tre punti fondamentali per riavvicinarsi alla vetta.

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