Myss Keta, dolce e complicata come la sua Milano

Domani al Carroponte col L02 E Tour che sta per Love e lose "Amo la Bertè, è iconica"

Miss Keta

Miss Keta

Sesto San Giovanni (Milano) -  Giù la maschera, Keta. "La location è bellissima, Milano è la mia città, e ho preparato un po’ di sorprese per soddisfare tutti" assicura la Myss in incognito più famosa del pop italiano in scena domani sera al Carroponte col suo L 02 E Tour. Monica, dice il web, ma il mistero rimane gelosamente chiuso in lei e giura per diverso tempo ancora il suo nome nessun saprà. Intanto torna a suonare a casa un anno e mezzo dopo il concerto in piazza del Capodanno 2020 con un pugno di brani scritti durante i lockdown, accompagnata da una nuova band legata a quel periodo fin dal nome: Dpcm.

Cominciamo dalle sorprese. « Innanzitutto, non potevo che far esibire in apertura di serata Boyrebecca perché rappresenta un modo di essere in cui mi trovo anch’io. Lei è, infatti, è un’istintiva dallo spirito selvaggio".

L 02 E che significa? "È la scritta sul robottino che prende il volo sulla copertina dell’ultimo ep ‘Il cielo non è un limite’ e significa sia ‘LOvE’ che ‘LOsE’, vale a dire ‘amare’ e ‘perdere’".

«Love is a losing game» cantava Amy Winehouse. L’amore è una partita persa. Ma «L» può stare anche per Liam, bassista dei Dpcm. "I Dpcm sono la band che abbiamo messo assieme per registrare ‘Miriam’, la canzone post-punk de ‘Il cielo non è un limite - Lato B’, il sequel de ‘Il cielo non è un limite pubblicato lo scorso aprile. Oltre a Liam, di cui Myss si fida molto per averci lavorato a lungo, ci sono Giungla, chitarrista-cantante pazzesca che giù dal palco si chiama Emanuela e aveva già suonato sul nostro palco in diverse occasioni, ma anche Danila Guglielmi alla batteria, che ho conosciuto durante la lavorazione di ‘Miriam’".

Scusi, ma passare di continuo dalla prima alla terza persona al plurale non le crea qualche crisi d’identità? "Il mio cervello ragiona così, immaginate cosa vuol dire stare dentro di me… È che a volte mi guardo da dentro e altre da fuori, anche se gira che ti rigira sono sempre io".

Un’ospite sognata? "Loredana Bertè, che amo perché iconica. Una donna che è sempre stata all’avanguardia rimanendo nel linguaggio del pop. Un po’ come Madonna".

La personalità di Milano com’è? "Complicata. Città smaniosa di festeggiare un settembre che si spera porti un autunno più caldo di quello dell’anno scorso".

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