Leonardo da Vinci protagonista di un romanzo ambientato a Milano

Scritto da Marco Malvaldi, uscirà il 7 novembre alla vigilia delle celebrazioni dei 500 anni della morte

Leonardo da Vinci, la mostra a Palazzo Reale

Leonardo da Vinci, la mostra a Palazzo Reale

Milano, 4 novembre 2018 - Leonardo da Vinci veste i panni dell'investigatore, alle prese con un misterioso e inquietante omicidio nella Milano di Ludovico il Moro, in un giallo ambientato alla fine del '400. Alla vigilia delle celebrazioni dei 500 anni della morte del genio del Rinascimento (2 maggio 1519), lo scrittore Marco Malvaldi pubblica "La misura dell'uomo" (pagine 300, 18,50 euro), che uscirà da Giunti Editore mercoledì 7 novembre. Per la casa editrice fiorentina è un libro particolarmente significativo: Giunti è, infatti, dal 1964 l'Editore Nazionale dei Codici e dei disegni di Leonardo Da Vinci e con questo romanzo vuole aprire anche in libreria le celebrazioni leonardiane. In una nota Giunti Editori lo definisce un "romanzo straordinario, ricco di felicità inventiva, di saperi e perfino di ironia, un'indagine sull'uomo che più di ogni altro ha investigato ogni campo della creatività, un viaggio alla scoperta di qual è - oggi come allora - la misura di ognuno di noi". Arricchito da splendidi disegni leonardeschi, da alberi genealogici e cartine che aiutano il lettore a immaginare ancor più vividamente l'Italia sullo scorcio fatale tra Quattro e Cinquecento, "La misura dell'uomo" è un impeccabile giallo storico e un sorprendente viaggio nel tempo. Passeggiando con Leonardo per le vie di Milano, nel romanzo, il lettore visita le stanze dove si ascoltava musica insieme a fanciulle sorridenti, le umide celle del Castello Sforzesco, i laboratori dove si forgiavano le armi, le sale delle riunioni segrete e i refettori dove si innalzava l'anima alle cose celesti. Il romanzo si apre nell'ottobre 1493: Firenze è ancora in lutto per la morte di Lorenzo il Magnifico. Le caravelle di Colombo hanno dischiuso gli orizzonti del Nuovo Mondo. Il sistema finanziario contemporaneo si sta consolidando grazie alla diffusione delle lettere di credito. E Milano è nel pieno del suo rinascimento sotto la guida di Ludovico il Moro. A chi si avventura nei cortili del Castello o lungo i Navigli capita di incontrare un uomo sulla quarantina, dalle lunghe vesti rosa, l'aria mite di chi è immerso nei propri pensieri. Vive nei locali attigui alla sua bottega con la madre e un giovinetto amatissimo ma dispettoso, non mangia carne, scrive al contrario e fatica a essere pagato da coloro cui offre i suoi servigi. È Leonardo da Vinci: la sua fama già supera le Alpi giungendo fino alla Francia di re Carlo VIII, che ha inviato a Milano due ambasciatori per chiedere aiuto nella guerra contro gli Aragonesi ma affidando loro anche una missione segreta che riguarda proprio lui.  

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