Yaba, 'la droga della pazzia', in un negozio etnico: due arresti per spaccio

Una sostanza stupefacente che produce effetti eccitanti, di euforia incontrollata con aumento dell'attenzione e dell'aggressività

Polizia

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Milano, 26 maggio 2020 - A Milano, due uomini sono stati arrestati per spaccio di una metanfetamina denominata "Yaba". Si tratta di un tipo di sostanza stupefacente chiamata anche 'droga di Hitler' o 'droga della pazzia' in quanto produce effetti eccitanti, di euforia incontrollata con aumento dell'attenzione e dell'aggressività".

Gli agenti  del commissariato Greco a Milano hanno arrestato due uomini del Bangladesh, J.M. di 40 anni e A.M. di 36 anni, all'interno di un negozio etnico in via Oxilia, zona Pasteur; il primo ha dichiarato di essere il proprietario, ma non ha fornito i documenti, il secondo di essere l'addetto alle pulizie. Durante la prima perquisizione sono stati trovati 40 grammi di marijuana e 11 di hashish nascosti in una scarpa, ma la scoperta più grossa è avvenuta ins eguito, quando in alcune scatole di generi alimentari, nascoste sotto un materasso al piano seminterrato sono state trovati 221 pillole di colore rosso, arancione e verde. Su alcune di essere erano incise le lettere "R" e "WY", che indicano la partita di produzione. Si trattava proprio della "yaba". 

A differenza della droga etnica consumata principalmente dai filippini, che si presenta di solito in cristalli, le pasticche di yaba hanno un forte odore di vaniglia; sono piu' piccole di quelle ecstasy, con un diametro di appena 6 millimetri. Tuttavia la capacità di creare dipendenza è tre volte superiore quella rispetto a quella della piu' comune ecstasy e gli effetti possono essere paragonati a quelli dell'abuso di "crack". Questa metanfetamina, inoltre causa nervosismo permanente, irascibilita', allucinazioni paranoiche, predisposizione alla violenza, e problemi psichiatrici.

Il 40enne titolare del negozio era stato scarcerato per la concessione della sospensione condizionale della pena lo scorso 28 gennaio dopo essere stato arrestato a luglio 2019 per il possesso di 505 pastiglie sempre della stessa sostanza, proprio all'interno del negozio. Peraltro la rivendita, al momento dell'arrivo della polizia, e' risultata priva di corrente elettrica e di registratore di cassa: prova in piu' del fatto che fosse usata quasi solo come base di spaccio. Alcuni clienti fermati nel negozio hanno dichiarato ai poliziotti di aver pagato circa 35 euro per tre pillole e hanno anche ammesso di aver consumato la sostanza, piu' volte, direttamente nel bagno del negozio. 

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