NICOLA PALMA
Cronaca

Via Pacini, preso l’intermediario del rogo in pasticceria: "Lui ci ha dato i soldi"

In manette Soni Dodaj. "Ha pagato gli esecutori per conto di altri"

La pasticceria danneggiata dal rogo

«Vogliono sapere chi è il mandante, ma non lo sappiamo nemmeno noi... non lo sappiamo nemmeno chi è il mandante... a me mi è arrivato il lavoro da una persona... ma dietro questa persona ce ne sono altre. Come c. faccio a sapere?". Fine gennaio, sala colloqui di San Vittore. Dennis Picarella è dietro le sbarre da meno di un mese, arrestato dai carabinieri con l’accusa di aver preso parte all’incendio doloso della pasticceria "I 4 Mastri Grecchi" di via Pacini del 19 ottobre 2022. Nel corso della conversazione con la madre, intercettata, il diciannovenne fa riferimento alla persona che avrebbe commissionato il rogo, per conto terzi, a lui e ai complici Bruno Carlo Affinito, Claudio Pio Russo Introito, Marco Stilo e Davide Ayrton Ventura per 950 euro a testa: "Però non è il mandante! – precisa il ragazzo – Lui è quello che ha preso i soldi e li ha passati a me, capito? Mo ci va di mezzo pure Welson".

Welson, per gli inquirenti, è Soni Dodaj, alias Vilson Dodaj, ammanettato ieri in esecuzione dell’ordinanza emessa dal gip Roberto Crepaldi. I militari della Seconda sezione del Nucleo investigativo, guidati dal colonnello Cataldo Pantaleo, sono riusciti ad arrivare al trentaseienne albanese nonostante i cinque presunti autori materiali abbiano provato a depistarli, rispondendo "Era un marocchino di San Siro" alla domanda su chi avesse ordinato quel raid, peraltro preceduto da due danneggiamenti alla stessa saracinesca andati in scena il 31 luglio e il primo ottobre.

Per il giudice, "Welson deve essere univocamente individuato nell’odierno indagato Soni Dodaj per una serie convergente di elementi". Il primo: "È indubbia l’assonanza – se non la vera e propria coincidenza – dell’appellativo utilizzato da Picarella e trascritto in “Welson” con il soprannome di Wilson Dodaj, che risulta non solo dai dattiloscopici ma anche e addirittura dal nome con il quale l’utenza di Dodaj è stata registrata – in tempi non sospetti – da Picarella".

E ancora: la sera prima dell’incendio, alle 23.41 del 18 ottobre, Picarella ha effettuato una chiamata di 28 secondi all’utenza telefonica in uso a Dodaj. Il gip ha motivato la custodia cautelare in carcere con il pericolo di reiterazione del reato, motivato "dallo spessore criminale" dell’albanese, che "non si è fatto scrupoli a servirsi di un gruppo di giovanissimi per compiere un gravissimo attentato incendiario, allettandoli con promesse di piccole somme di denaro".