"Vi racconto la Cinisello sconosciuta"

Migliaia di visualizzazioni per i video realizzati dallo storico Rossin sui personaggi illustri della città.

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di Rosario Palazzolo

Troppo spesso la storia di Cinisello Balsamo si è fermata alla seconda metà del ‘900, con la sua rivoluzione industriale e la tumultuosa crescita che ha portato gli antichi borghi a trasformarsi in città. Ciò ha spesso impedito di dare valore alle sue origini e ai tanti personaggi che qui hanno vissuto o avuto frequentazioni anche curiose. Forse è proprio per questo che il lavoro di ricostruzione realizzato da Vittorio Rossin, statistico con la passione per i cimeli e le fotografie d’epoca, sta ottenendo un grande successo sui social. La sua ricetta è piuttosto semplice: raccontare con i video anche piuttosto artigianali la storia delle persone che si celano dietro a costruzioni come la Villa Ghilarda Silva di Cinisello o la Villa di Breme Forno di Balsamo. In pochi mesi i suoi videoracconti hanno già avuto migliaia di visualizzazioni e like. Ma soprattutto hanno avuto il pregio di aver contribuito a riscoprire vicende storiche che parevano perdersi nel tempo. Il suo ultimo colpo è stato l’acquisto di una lettera autografa che Ludovico di Breme scrisse sul punto di morte a Silvio Pellico. La lettera fu scritta il 3 giugno del 1820 ed era una sorta di testamento che lo scrittore affidò a Silvio Pellico. Breme, che era originario di Torino, visse per molti anni nella villa balsamese che porta il suo nome e che oggi è sede universitaria. Tra la fine del ’700 e l’inizio dell’800 passarono da Balsamo personaggi come Byron, Manzoni, Foscolo, Pellico, Madame de Stael, Federico Confalonieri, Berchet, Borsieri e la scrittrice irlandese Lady Morgan. "Stendhal disse di lui: “la più grande anima che ho visto qui in Italia” – racconta Rossin –. Ciò che mi ha attratto è che nella nostra città abbiamo avuto personaggi e avvenimenti che sono rimasti nella storia". Allo stesso modo, Rossin ha trovato il mondo di ricostruire la storia del conte Ercole Silva, che nell’800 visse in quella che oggi chiamiamo Villa Ghirlanda e che fu un bibliofilo e appassionato curatore della raccolta libraria. In pochi sanno che quell’edificio oggi di proprietà comunale, nell’800 è stato sede di una delle biblioteche private più importanti d’Italia, con più di 4mila libri, tra i quali spiccava una copia della Bibbia di Johannes Gutenberg. Pazientemente Rossin è riuscito a ricostruire i caratteri principali della figura di Ercole Silva e della sua famiglia, arrivando anche ad acquistare alcuni dei libri che portano il timbro della casata.

"Sebbene vi siano stati dedicati studi, seminari e incontri, non è mai stata chiarita la storia della dispersione della raccolta libraria dei Silva, che va ricondotta, quasi certamente, ai problemi economici cui andò incontro Carlo Ghirlanda Silva", precisa Rossin. Quasi per gioco Rossin è riuscito a far realizzare un dipinto con il volto del conte. Il suo lavoro di ricerca si è trasformato quasi in una mania. Infatti, Vittorio è in collegamento con antiquari di tutta Europa alla ricerca di nuove testimonianze e reperti storicia. Inoltre, insieme alla moglie Giuseppina Alessandro, collabora attivamente con il centro di documentazione storica di Cinisello Balsamo per l’organizzazione di visite guidate e di eventi a scopo di rievocazione storica.

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