“Uno, nessuno e centomila“: prima nazionale

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Un viaggio a ritroso. Verso quel punto lontano, dove è cominciata la notte (o la consapevolezza?). Mentre scivolano fra le dita i ricordi, i visi, le emozioni. Progetto che incuriosisce questo “Uno, nessuno e centomila“, nuova produzione dell’Out Off in collaborazione con MTM - Manifatture Teatrali Milanesi, stasera finalmente al debutto in via Mac Mahon dopo un paio di rinvii. Una prima nazionale. Diretta da Lorenzo Loris. Che poggia sull’adattamento firmato da Renato Gabrielli del romanzo pirandelliano. Mentre in scena sono Gaetano Callegaro, Stella Piccioni e Mario Sala a interpretare l’identità prismatica del protagonista: Vitangelo Moscarda. Uomo banale. Che un giorno apre gli occhi su un dettaglio. E decide di scatenare l’inferno, ribaltando la propria vita. Finirà all’ospizio.

Meraviglioso antieroe novecentesco d’inquietudini e domande sospese. "Il nostro lavoro si basa esclusivamente su brani del romanzo – spiega Gabrielli –, non ’riscritti’, né semplificati o attualizzati. Il materiale verbale è stato però riorganizzato in un montaggio drammaturgico volto a valorizzare teatralmente il processo di scomposizione della personalità che sta al centro dell’opera. Non si rappresentano cioè i personaggi che nel libro circondano il protagonista, bensì tre incarnazioni dei ’centomila’ Moscarda in cui costui si avverte moltiplicato". Un fiume di parole. Ad evocare personaggi e situazioni. Come in un racconto a se stessi. All’interno di una struttura circolare. Dove nel finale si torna là dove tutto ha avuto inizio. Ma questa volta con il baule dei ricordi vuoto. E forse un senso di inedita, disperatissima libertà. È l’individuo che disconosce sé stesso, il proprio nome. Per ritrovarsi nel tutto. Repliche fino al 6 febbraio.

Diego Vincenti

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