Un’inossidabile passione per il teatro e la narrativa

Carlo D’Adda e Iliana Iris Bellussi condividono da 50 anni vita e talento Entrambi sono attori, lei anche romanziera: "Il palco è sempre nel cuore"

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di Davide Falco

"Ci piacerebbe portare in scena a Novate i grandi classici". Potrebbe essere questo il futuro di due novatesi, che amano la cultura e in particolare il teatro. Stiamo parlando dei coniugi Carlo D’Adda e Iliana Iris Bellussi, novatesi e sposati da 46 anni. Lui, 74enne, ha da sempre amato il teatro e negli anni ‘70 ha recitato come professionista al Filodrammatici di Milano. Lei, ex insegnante di filosofia e storia, oltre ad avere recitato in centinaia di rappresentazioni teatrali, è autrice di sette romanzi. Ed è stato proprio il teatro a farli incontrare, una cinquantina di anni fa. "Frequentavo una scuola teatrale nel dopolavoro, un corso di prosa all’avanguardia con Enrico D’Alessandro, commediografo, regista teatrale e critico teatrale italiano – spiega Carlo –. Lui riuniva e spiegava il movimento, oltre alla parola: fu un grande insegnamento. E lì ho conosciuto Iliana".

Negli anni la coppia e un gruppo di amici hanno deciso di formare una compagnia teatrale, “Il nuovo teatro dei nove”, portando in scena l’Antigone, tragedia di Sofocle, con la regia di Iliana, la triologia della villeggiatura di Carlo Goldoni, opere di Moliére e Luigi Squarzina. La compagnia funzionava e registi e attori teatrali erano spesso qui a Novate, a casa dei coniugi D’Adda, per pensare a nuovi spettacoli e per provare le battute in salotto. Anni d’oro per il marito Carlo, presidente del Fita, Federazione italiana teatro amatori di Milano e provincia per otto anni, e per altrettanti vicepresidente per la Lombardia. Poi un premio al teatro Nuovo per la scenografia e i costumi per lo spettacolo “Baciami Alfredo”. È stata premiata più volte anche la figlia Elisa, attualmente commerciante di Novate. Poi nel 2012 è arrivata la scelta di scendere dal palco; Carlo si è dedicato all’insegnamento teatrale in un liceo a Milano e Iliana ha iniziato a scrivere libri, sette romanzi con alcune tinte di giallo. Proprio il recente periodo del Covid ha però risvegliato la passione per il teatro in Carlo, che a fine aprile ha rappresentato a Villa Venino, “L’uomo dal fiore in bocca” di Pirandello, riempiendo la sala e con tanti ringraziamenti e riconoscimento del pubblico. Iliana invece ha scritto “La casa di fronte”, in cui una coppia che durante il lockdown guarda dalla propria finestra la casa di fronte, scoprendo un segreto. "Saremmo felici di valutare un ritorno sul palco, portando a Novate i grandi classici: Dostoevskij, Goldoni e altri ancora. Il teatro è un’importante parte della cultura, un’occasione di crescita e condivisione", conclude la coppia.

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