Una pioggia di ricorsi e l’orientamento dell’arbitro. Risarcimento solo per pochi

La banca non deve risarcire il correntista se l'email o l'SMS truffaldino presenta "indici di anomalia e di inattendibilità non trascurabili". Indennizzo concesso solo in caso di truffe online particolarmente sofisticate.

Quando le truffe sono commesse

da falsi operatori della banca

che spingono a compiere operazioni

che hanno come effetto

lo svuotamento del conto corrente

la strada per ottenere un indennizzo

da parte dell’istituto è in salita

Emerge dalle recente decisioni

del collegio milanese dell’Arbitro

Bancario Finanziario (Abf)

che hanno segnato uno spartiacque

La banca non deve risarcire

il correntista quando l’email o l’sms

truffaldino usato come esca

"presenta indici di anomalia

e di inattendibilità non trascurabili"

come ad esempio errori grammaticali

L’indennizzo viene concesso

solo nel caso di truffe online

particolarmente sofisticate.