Turismo: solido pilastro per l’economia

Bruno

Villois

Tra le troppe pessime notizie una ottima è arrivata dal boom turistico pasquale, che potrebbe far il bis con quello del 25 aprile. La Lombardia con Milano, ma anche Bergamo, il Lago di Garda e le località montane, è stata al vertice delle presenze in Italia. Un conferma che la Lombardia è riuscita a inserire tra le componenti primarie del proprio Pil, l’attrattività. Il dato sul turismo da solo non è certamente in grado di ridimensionare la complessità delle componenti che riducono la crescita del Pil nazionale, ma se venisse confermato, da qui all’autunno, e fosse pari a quello del 2019, fornirebbe un sicura barriera a perdere ulteriori colpi, evitando di mandare la nostra economia in recessione tecnica.Importante che il Governo, sull’onda dell’auto incensamento dei nostri concittadini a dimenticarsi, almeno per l’estate, del malefico virus, dovrebbe elargire stimoli fiscali per sostenere sia la domanda, dei sistemi ricettivo e commerciale, ma anche dei trasporti.Su quest’ultimo la Lombardia, pendolarismo a parte ancora deficitario,è ai vertici nazionali per gomma, ferro, aereo,purtroppo ci sono in altre regioni, molto frequentate dai lombardi, in cui le autostrade sono bloccate da continui cantieri, soprattutto per l’intera dorsale tirrenica,i quali pesano come un macigno anche solo per gli spostamenti per singoli we, sia per gli italiani, e ancor più per gli stranieri, che in gran maggioranza arriveranno essenzialmente dall’Europa occidentale usando l’auto. Importante che il turismo faccia la sua parte per spalleggiare le altre potenzialità economiche che potrebbero avere il freno a mano tirato.L’export, causa guerra e Covid Asia-pacifico, sarà rallentato almeno per questo e il prossimo trimestre e oltre, e se i rifornimenti tecnologici, indispensabili per buona parte delle produzioni, resteranno chimere, sia nel reperimento, che per i costi, allora l’attrattività diventerà ben più di una stampella, ma un solido pilastro.