Trezzano, genitori nel panico alla scuola Giacosa: "I nostri figli trasferiti come pacchi"

L’elementare avrà una classe prima in più e non due: 14 i bambini che rischiano di essere spostati su altri plessi

Trezzano, protesta dei genitori della scuola elementare Giacosa

Trezzano, protesta dei genitori della scuola elementare Giacosa

Trezzano sul Naviglio (Milano) -  Un altro mese senza risposte, giorni interminabili per le famiglie della scuola elementare Giacosa. Era metà giugno quando i genitori avevano lanciato un appello affinché l’Ufficio Scolastico Territoriale potesse rivedere la decisione che ha gettato nel panico. Per scelta del provveditorato, la scuola Giacosa avrà una sola classe in più di prima elementare e non due come era stato invece assicurato alle famiglie.

Che ne sarà dei bambini della classe esclusa? È la domanda che si fanno i genitori ormai da settimane. Secondo le prime informazioni, i 14 bambini della sezione che non sarà creata dovranno essere spostati in altri plessi sul territorio. "Noi non ci stiamo - dicono esasperati mamme e papà dei piccoli -. Creando una sola classe si comprometterebbe la salvaguardia della salute. Una classe sovraffollata non è compatibile con la situazione di emergenza sanitaria ancora in atto, soprattutto perché da qui a settembre non sappiamo se cambierà qualcosa nelle disposizioni anti Covid". E poi, «in una classe sola ci saranno due alunni disabili e altri con bisogni educativi speciali che, considerando il numero alto di studenti, non potranno avere garantita l’attenzione che meritano", avevano sottolineato i genitori durante la manifestazione davanti alla scuola di metà giugno. Da quel momento, poco è cambiato: le famiglie hanno ricevuto un modulo dall’Istituto Franceschi, il complesso che comprende anche la stuttura di Giacosa, "al fine di individuare i 14 alunni che dovranno essere spostati verso i plessi Boschetto e IV Novembre, nell’ipotesi della mancata attivazione della seconda classe".

Un modulo che per i genitori ha l’aria, preoccupante, di una resa, intollerabile. "Con questo modulo i bambini avranno un punteggio in base a fratelli che frequentano la stessa scuola, famiglia monoparentale, genitore disabile ed entrambi i genitori lavoratori - spiegano le famiglie -, chi otterrà il punteggio più alto potrà frequentare la scuola che vuole, gli altri dovranno rinunciare ed essere trasferiti come pacchi. Non si considera il disagio organizzativo per i genitori e soprattutto per i bambini che dovranno spostarsi da un ambiente dove sono cresciuti frequentando la scuola dell’infanzia". I genitori non demordono e sono pronti a manifestare davanti al provveditorato a Milano, affinché possa rivedere "una scelta penalizzante. A quanto ne sappiamo, i docenti ci sono, manca solo l’ok dell’Ufficio Scolastico Territoriale a cui stiamo indirizzando lettere senza risposta. Abbiamo bisogno di certezze - ancora i genitori -, di stabilità in questo anno drammatico. Siamo a fine luglio e non sappiamo ancora dove finiranno i nostri bambini".  

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