Scalo Farini, ecco la Torre: Coima svela il suo piano

Nuovi rendering sui 60mila mq acquistati dalla società di Manfredi Catella Nelle immagini anche palazzi con piante, boulevard verde e spazi stile serra

Torre allo Scalo Farini

Torre allo Scalo Farini

Milano - Una torre di vetro con una vetta asimmetrica. Una serie di palazzi più bassi caratterizzati dalla presenza di piante ai vari piani, nello stile del Bosco verticale. Un boulevard verde con alberi. Interni che sembrano delle serre. Sul sito del Comune sono comparsi dei nuovi rendering sullo sviluppo dell’ex scalo ferroviario Farini. Rendering firmati dallo studio 3XN, in collaborazione con Oma e Aecom, il team di progettisti a cui Coima, proprietaria dell’area, ha commissionato la visione dello trasformazione dello scalo, o meglio, di una parte dell’ex scalo, i 60 mila metri quadrati di superficie lorda (su un totale di 618.700 mq dell’intero scalo) acquistati da Coima, il gruppo immobiliare guidato da Manfredi Catella, già protagonista della realizzazione del nuovo quartiere di Porta Nuova, giusto per citare l’intervento più noto a Milano: grattacieli iconici.

Il piano di Coima per l’ex scalo Farini prevede che 39.500 mq siano utilizzati per funzioni residenziali con circa 150 alloggi di housing sociale mentre 43 mila mq siano destinati a verde pubblico. Una ripartizione di uso dell’area già “fotografata’’ dagli ultimi rendering pubblicati in questa pagina, rendering che mostrano sia una visione complessiva dei 60 mila mq, sia dei particolari sull’utilizzo degli spazi all’aperto e al chiuso.

L’area Coima, ma non solo. "Nell’ex scalo Farini arriverà entro quest’anno il progetto di trasformazione che, oltre alla nuova sede dell’Accademia di Brera, comprenderà 1.500 appartamenti di edilizia residenziale sociale e convenzionata", ha ricordato dieci giorni fa il sindaco Giuseppe Sala in un post su Facebook. Nel dettaglio, nella parte dello scalo Farini non compresa nell’area Coima è previsto un parco lineare di oltre 25 ettari e il trasloco dell’Accademia di Brera, cioè l’insediamento del Campus delle Arti, che sarà uno spazio culturale aperto, in cui la storica istituzione culturale milanese dialogherà con la città e con tutto il resto del mondo. Questo progetto riguarderà 15 mila mq dell’ex scalo. In attesa che il progetto definitivo diventi realtà e i lavori partano, l’area ospiterà una serie di usi temporanei, alcuni dei quali, di natura commerciale e artigianale, si sono già insediati. 

Lo sviluppo urbanistico dello scalo Farini rientra tra le aree disciplinate dall’Accordo di Programma per la trasformazione urbanistica dei sette scali ferroviari dismessi. Parliamo di Porta Romana (dove sorgerà il Villaggio olimpico per i Giochi invernali del 2026), San Cristoforo (previsto un parco pubblico), Greco-Breda (nuovo quartiere di housing sociale), Rogoredo (housing sociale), Lambrate (Il piano si svilupperà tra questo e il prossimo anno) e Porta Genova (presto il concorso per il masterplan dell’area).

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