Truffe, furti e rapine con la tecnica del "tocomocho": sgominata la banda

Inducevano le vittime in una sorta di ipnosi per convincerli a consegnare soldi e preziosi o ad acquistire biglietti di lotterie fasulle. Nel 2018 altri 28 arresti

Truffe e furti con la tecnica del "tocomocho"

Truffe e furti con la tecnica del "tocomocho"

Milano, 1 giugno 2019 - Un numero complessivo di 43 episodi di rapina col metodo del "tocomocho", commessi tra marzo e novembre 2018, per un valore di circa 70 mila euro: questa è la seconda parte di un'operazione dei Carabinieri di Milano che già lo scorso anno avevano tratto arresto 22 persone e, oggi, ha portato a emettere altre 14 ordinanze di custodia cautelare in carcere (9 effettivamente eseguite, mentre altre 5 persone si sono già allontanate dall'Italia).

Per ingannare le proprie vittime utilizzavano la tecnica del "tocomocho", una truffa tipica del Sud America durante la quale la vittima viene convinta ad acquistare un biglietto 'vincente' della lotteria pagando in contanti o in preziosi. Ovviamente, poi, non esisteva alcun biglietto vincente e la persona truffata, che di solito descrive l'esperienza come una sorta di ipnosi momentanea, si ritrovava in mano un pezzo di carta senza valore.

Talvolta le rapine venivano anche realizzate avvalendosi di un testo sacro: la vittima veniva invitata a porvi sopra le mani e, dopo poche parole sussurrate all'orecchio che determinavano uno stato di pseudo ipnosi, era convinta a consegnare i propri averi. Tra le persone raggiunte dall'ordinanza di custodia cautelare sei erano già detenuti a San Vittore, uno condannato ai domiciliari e due sottoposti a controllo da parte della Polizia Giudiziaria. La banda, che aveva base operativa a Milano ma organizzava colpi in tutta Italia, era composta da membri di origine peruviana, tranne per il caso di un italiano attualmente detenuto a San Vittore.

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