Terrorismo Bleona Tafallari resta in cella

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Il Tribunale del Riesame di Milano ha respinto la richiesta di scarcerazione presentata dalla difesa di Bleona Tafallari, la 19enne, nata in Kosovo ma domiciliata a Milano, arrestata lo scorso 17 novembre per terrorismo internazionale a seguito di un’indagine coordinata dal responsabile dell’Antiterrorismo milanese, Alberto Nobili, e dal pm Leonardo Lesti. Il collegio dei giudici (presidente Bruna Rizzardi) ha depositato ieri il dispositivo (le motivazioni nei prossimi giorni) con cui ha respinto l’istanza di revoca della misura cautelare depositata nei giorni scorsi e discussa in un’udienza il 3 dicembre. Stando all’ordinanza del gip Carlo Ottone De Marchi, confermata oggi dal Riesame, la ragazza avrebbe abbracciato il radicalismo di matrice jihadista e fatto attività di arruolamento e proselitismo, anche tra minorenni, senza nascondere l’ambizione di andare a combattere nelle zone di guerra contro il "nemico occidentale".

Era una devota sostenitrice da almeno tre anni dell’Isis e faceva parte, assieme al marito, di una sua costola, ossia il gruppo chiamato i ‘Leoni dei Balcanì. Inoltre, nel gennaio scorso si era sposata con un "mujaheddin" di 21 anni kosovaro e imparentato con l’attentatore di Vienna Kujtim Fejzula. Dentro il telefono della 19enne, nell’inchiesta condotta dalla Digos di Milano, sono stati trovati oltre 7.000 tra audio, video e immagini, alcune dell’agenzia di comunicazione dello Stato Islamico ‘Al Hayat Media Center’, e più di 2.000 chat che non lasciavano dubbi, secondo l’accusa, sulla sua appartenenza all’Isis.

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