Tempo di restauro per Villa Gina

I pini a rischio crollo sostituiti da tigli e farnie. E arriva il nuovo viale

Non c’è solo il restyling di Villa Gina, sede del Parco, ma anche quello delle passeggiate intorno al polmone verde "da valorizzare e rendere più sicure". La manutenzione scatta questa settimana e durerà fino a fine agosto, gli operai sostituiranno una trentina di pinus strobus, i pini bianchi, altri più di 20 metri di altezza, che lambiscono i vialetti frequentati dai turisti, a rischio crollo in caso di temporale. Al loro posto saranno piantati due filari di tigli, distanti sette metri uno dall’altro, e cinque farnie. L’altro intervento invece servirà a creare il passaggio fra i due terreni, oggi inesistente, e a sistemare un capanno in muratura che accusa i segni del tempo. Da settembre le aree "potranno così essere utilizzate per finalità didattiche - spiega il Parco -. Sarà realizzata una nuova recinzione e verranno abbattuti i resti di un rudere; al suo posto, un piccolo capanno in legno per attrezzi". Gli interventi sono finanziati con fondi regionali. L’obiettivo "è eliminare pericoli, risolvere le questioni logistiche che impediscono il collegamento fra le proprietà rendendo più gradevole il contesto per i visitatori". Non solo. La sistemazione permetterà di aggiungere una tappa al percorso didattico che ogni anno porta qui un esercito di curiosi di tutte le età. Bar.Cal.

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