Tavolata multietnica, il sindaco Sala: "Non cerchiamo consenso politico a tutti i costi"

Si tratta dell'evento conclusivo di 'Insieme senza Muri', che si terrà sabato 23 giugno al Parco Sempione

Pierfrancesco Majorino e Beppe Sala (Foto Twitter)

Pierfrancesco Majorino e Beppe Sala (Foto Twitter)

Milano, 15 giugno 2018 -  Una tavolata multietnica a Milano. L'appuntamento con l'evento conclusivo di 'Insieme senza muri' è per sabato 23 giugno al Parco Sempione. Il sindaco Giuseppe Sala, insieme all'assessore alle Politiche Sociali Pierfrancesco Majorino, ha sottolineato l'importanza dell'iniziativa 'Ricetta Milano' per la giunta comunale: "È un modo molto importante per mettere insieme quelli che, e penso siano tanti, la pensano come noi. Il nostro modo di pensare significa parlare di valori, ma - ha aggiunto Sala - anche di regole. Nessuno di noi pensa a un'immigrazione incontrollata, ma nei nostri valori c'è l'idea di trovare un modo di convivere in una società complessa. La politica non si deve sempre preoccupare del consenso, ma certamente è saggio cercare di allineare quelli che la vedono come te. È importante che ci sia la Chiesa e tanta della rete della solidarietà milanese". 

Per quanto riguarda le critiche rivolte dal centrodestra alla tavolata della solidarietà, il primo cittadino ha commentato: "Sono consapevole che un'iniziativa del genere possa essere oggetto di critiche, ma noi stiamo facendo esattamente ciò che abbiamo promesso in campagna elettorale, per cui a me sembra un atto di grande coerenza. Dobbiamo farlo senza paura e senza paura significa anche con tanto consenso. Do per scontato che le critiche ci saranno, ma questo non condizionerà la mia azione fino all'ultimo giorno". "Un sindaco - ha aggiunto Sala - è il sindaco di tutti. Come giunta lo stiamo facendo attraverso una modalità che non vuole essere alla ricerca del consenso a tutti i costi, annusando l'aria che tira. Lo facciamo perseguendo il giusto e questo secondo noi è il giusto". "Una città plurale come Milano - ha aggiunto - in questo ha il suo valore. Ci sono 260mila persone straniere che lavorano in questa città e ne mandano avanti una parte, facendo fatica ad arrivare a fine mese: è giusto ogni tanto dir loro grazie".

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