Tanti auguri Parco Adda Nord L’ente fluviale compie 40 anni

Un nuovo logo per tutte le iniziative: dalle letture itineranti convegni agli incontri

Tanti auguri Parco Adda Nord, l’ente fluviale compie 40 anni. O meglio, si prepara a compierli: la candelina sarà ufficialmente spenta il 16 settembre, data in cui, correva il 1983, l’organismo veniva ufficialmente costituito. Ma l’anno delle celebrazioni è partito. In programma un evento ufficiale non ancora calendarizzato, convegni e iniziative. L’apertura ufficiale è intanto per immagini. Nel corso dell’ultima riunione del consiglio di gestione presieduto da Francesca Rota, nei giorni scorsi, è stato infatti visionato e approvato il logo creato ad hoc che accompagnerà tutte le iniziative. Lineare e molto semplice, riprende liberamente quello che fu già impiegato 15 anni fa, in occasione del venticinquesimo anniversario dalla fondazione. Gli anni sono passati e il Parco si è da allora ingrandito, "ma senza perdere i suoi capisaldi: conservazione e valorizzazione del patrimonio naturale, promozione e sviluppo del territorio". Sulle iniziative in programma un calendario ancora di massima, ma con alcune certezze: l’anno Manzoniano, con letture itineranti e iniziative; convegni e incontri sulla presenza longobarda in Adda, mirati a veicolare fondi e interesse su una ripresa degli scavi archeologici; la chiusura degli Stati generali della cultura nella valle fluviale; e sicuramente un volume sulla presenza sul fiume di Leonardo Da Vinci: sarà edito entro la ricorrenza, e firmato dallo storico Luca Tomio, già autore di pubblicazioni sul Maestro e sul Rinascimento lombardo. Il Parco, si diceva, vedeva la luce il 16 settembre 1983, in concomitanza con il varo della legge regionale 80 sui parchi regionali e già con sede a Trezzo sull’Adda. La gestione fu allora affidata a un consorzio che comprendeva la Provincia di Bergamo, il Comprensorio Lecchese, la Provincia di Milano e una serie di comuni rivieraschi. Oggi i comuni del bacino sono diventati 35 e il disegno degli enti provinciali si è modificato. La superficie tutelata, risultato di una serie di ampliamenti, è pari a circa 9000 ettari. La sede resta, e resterà, quella di Villa Gina di Concesa. Il regalo più importante per il quarantesimo si attende oggi dagli uffici della Regione Lombardia, cui spetta l’approvazione del nuovo piano territoriale di coordinamento approvato dalla Comunità del Parco. Solo nelle scorse settimane, invece, l’assemblea ha deliberato insieme al bilancio il nuovo documento unico di programmazione, elenco di obiettivi e iniziative per l’anno già iniziato. L’investimento principe quello sulle attività culturali e di promozione a fini turistici dell’area, l’impegno rinnovato quello a potenziare l’educazione ambientale e le visite delle scolaresche.

M.A.

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