Milano, doppio stupro: caccia al maniaco seriale

Aggressioni in sequenza alla Comasina, violentata anche una settantenne. Il sospetto: legami col delitto Negri

Una volante della polizia

Una volante della polizia

Milano, 23 settembre 2018 - Due violenze sessuli in poche ore nello stesso quartiere Comasina, periferia nord della città. Due aggressioni ad opera di sconosciuti, ma con modalità simili, probabilmente compiute dalla stessa persona che la polizia ora sta braccando. Bocche cucite in Procura sugli sviluppi di questa indagine. Gli inquirenti sono convinti di essere sulle tracce dello stupratore e temono che il clamore mediatico possa condizionare le sue mosse. Pochissimi i particolari che filtrano. Una scelta precisa, nel tentativo di non alimentare un allarme sociale però inevitabile almeno finché l’autore delle violenze non sarà fermato. Tanto più che nel parco di Villa Litta ad Affori, poco lontano, giusto un anno fa la sessantasettenne Marilena Negri venne uccisa, per una semplice collanina d’oro che aveva addosso, da un killer rimasto misterioso 

A coordinare le indagini sono il procuratore aggiunto Letizia Mannella e il pm Gianluca Prisco, del pool che si occupa dei reati contro i soggetti deboli. Stando al poco che trapela, una delle vittime è una 70enne seguita sabato mattina fino in casa, rapinata e poi violentata dal suo aggressore. Stessa dinamica per un altro episodio avvenuto nello stesso quartiere a distanza di poche ore. In entrambi i casi le donne, pur sotto choc, hanno trovato la forza di chiedere aiuto e denunciare la violenza.

Proprio nei giorni scorsi il Soccorso violenza sessuale (Svs) del Policlinico, diretto da Alessandra Kusterman, ha fornito i dati relativi al primo semestre 2018, con un lieve aumento degli accessi al Pronto soccorso (+5%) rispetto agli stessi primi sei mesi del 2017. In media gli arrivi allo sportello sono 85 al mese, poco meno di tre al giorno. Nella stragrande maggioranza dei casi, le denunce riguardano marito, fidanzato o partner abituale. Quella delle violenze ad opera di sconosciuti resta una minima parte del fenomeno, che però impressiona. Anche perché scoprirne gli autori non è sempre facile. Ancora senza un nome e un volto, per esempio, è l’uomo che un anno fa abusò in pieno giorno di un’anziana al parco Nord. La donna di 81 anni era uscita di casa come ogni mattina poco dopo le otto per alcune commissioni. Mentre attraversava una via secondaria venne spinta a terra e trascinata, senza potersi difendere e senza che nessuno sentisse le sue urla. Pochi minuti, e l’uomo che l’aveva avvicinata con una scusa la lasciò ferita in strada. Nonostante gli sforzi degli investigatori, quello stupratore non è ancora stato rintracciato.

Lo scorso novembre, un’altra violenza rimasta finora senza colpevoli. Una giovane venne aggredita e stuprata nei giardinetti accanto al Niguarda. Un uomo, probabilmente con accento dell’Est europeo, le puntò un coltello alla gola e dopo averla rapinata la trascinò in una siepe accanto alla pista ciclabile, dove la violentò. Vittima, una peruviana 21enne appena uscita dall’ospedale Ca’ Granda dove aveva partecipato come comparsa ad una fiction che si stava girando all’interno del nosocomio. 

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