Stucchi, dieci anni da sindaco "Vera alleanza fra Pd e civica"

Un bilancio più che positivo quello stilato dalla guida politica di Gorgonzola "Il nostro un incontro di programmi e obiettivi, altrove non sono stati capaci"

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di Monica Autunno

Dieci anni da sindaco pronti a concludersi per Angelo Stucchi, uomo del Partito Democratico con un lunghissimo trascorso nelle istituzioni. Dieci anni da sindaco: ma Stucchi aveva già ricoperto la carica di assessore ai Servizi sociali dal 1998 al 2003. Il suo secondo mandato, che si chiuderà in primavera, ha segnato il debutto della inedita coalizione Pd-Insieme per Gorgonzola, frutto di un apparentamento programmatico post primo turno nel 2018 e arrivato al traguardo. Non senza momenti di chiarimento, ma senza (evidenti) scossoni o turbolenze: "Abbiamo camminato insieme, parlato, imparato via via a superare i pregiudizi e a trovare punti di incontro". Prematuro guardare al prossimo voto: una ipotesi realistica quella che la candidatura a sindaco di coalizione sia per Ilaria Scaccabarozzi, oggi vice.

Un bilancio di questi dieci anni.

"Positivo. Sul fronte pratico, perché siamo riusciti a realizzare quasi integralmente i nostri programmi. E, mi riferisco al secondo mandato, importante sul fronte politico. Siamo riusciti a realizzare davvero quell’alleanza fra Pd e civismo cui altrove si lavora. La nostra non fu, nel 2018, un’alleanza elettorale, ma un incontro su programmi e obiettivi. Ci siamo confrontati costantemente e siamo cresciuti. Sono convinto che quanto è stato fatto qui abbia un grande valore".

I principali traguardi raggiunti?

"Abbiamo gestito la pesante eredità di grandi opere avviate dai predecessori, come il nuovo cimitero e il Comparto 6, e avviato e condotto ai cantieri interventi da tempo attesi come la messa in sicurezza del Molino Vecchio. Sempre difendendo la nostra idea di città, all’insegna della condivisione. La nostra è e deve rimanere una città che va avanti, ma dove nessuno rimane indietro. L’ultimo esempio di questa linea nuova sono stati i tavoli di comunità. Certo non sono stati anni facili. Prima il patto di stabilità, poi la pandemia, la crisi energetica. Ho tentato, abbiamo tentato, e io credo riuscendoci, di interpretare bene, via via, i tempi che si vivevano".

Un rammarico?

"Il mandato non è finito e il nostro prossimo impegno è arrivare alla soglia dei cantieri per la rinascita di Casa Busca. Nel giro di breve dovrebbe tornare l’intera documentazione progettuale a suo tempo sottoposta alla Sovrintendenza ai beni ambientali. E spero di riuscire a partecipare ai lavori preliminari all’avvio della casa di comunità all’ospedale".

Le prospettive di voto?

"Ci presenteremo con serenità al giudizio dei cittadini che faranno poi le loro scelte".

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