StraBerry, la Procura contro il gip "L’azienda rimanga sotto sequestro"

Inchiesta sul caporalato: impugnato il provvedimento di dissequestro delle serre di fragole

Migration

La Procura impugna il provvedimento del gip davanti al Riesame, "StraBerry rimanga sotto sequestro". La revoca del sequestro preventivo delle serre di fragola di Cassina de Pecchi, scattato la scorsa estate dopo l’esplosione del "caso caporalato", era stata disposta un mese fa dal gip Roberto Crepaldi, in ragione del “ripristino delle condizioni di legalità e tutela dei lavoratori”, frutto di mesi di amministrazione giudiziaria. Il ricorso di ieri è stato invece presentato dal pm Grazia Colacicco. I giudici hanno fissato l’udienza per la discussione il 22 marzo. Nuovo colpo di scena nella vicenda che tiene banco in Martesana da agosto. Nell’ambito dell’inchiesta sullo sfruttamento illecito di manodopera restano indagati in 7, fra gli altri il fondatore della “green startup” Guglielmo Stagno d’Alcontres. L’accusa, quella di intermediazione illecita e sfruttamento della manodopera: al centro dell’indagine il presunto sfruttamento continuato, fra turni massacranti e paghe di pochi euro l’ora, degli 80, 100 braccianti che a rotazione lavoravano nelle serre. Dal momento del sequestro il complesso era passato nelle mani dell’amministratore giudiziario. Proprio in ragione della "pregevole opera e all’impegno dell’amministratore giudiziario" il gip aveva ritenuto "in grandissima parte superate" le condizioni che avevano portato a una gestione illecita. M.A.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro