Caso Antinori, l'appello aumenta la condanna: 7 anni e 10 mesi al ginecologo

La sentenza riforma il primo grado di giudizio, ma non accoglie la richiesta pronunciata dal sostituto procuratore generale che aveva chiesto 9 anni di carcere

Severino Antinori

Severino Antinori

Milano, 13 maggio 2019 - Sette anni e dieci mesi. E' questa la condanna, in secondo grado, per Severino Antinori, il ginecologo imputato a Milano per la presunta 'rapina' di ovuli a un'infermiera spagnola, avvenuta alla clinica Matris tre anni fa.  La sentenza riforma il primo grado di giudizio - Antinori era stato condannato a 7 anni e 2 mesi di carcere -, ma non accoglie la richiesta pronunciata dal sostituto procuratore generale Daniela Meliota che aveva chiesto 9 anni di carcere. Antinori inoltre è stato condannato ad una multa di 3900 euro e al pagamento di una provvisionale di 25mila euro alla parte civile da liquidarsi in altra sede, oltre alle spese legali di circa 8mila euro; è stata anche disposta per il medico l'interdizione per 5 anni dalla professione. 

Per la segretaria della clinica B.B. e l'anestesista G.C. è stata accolta la richiesta di patteggiamento presentata nelle scorse udienze. La segretaria sconterà dunque una pena di due anni, mentre l'anestesista della clinica una pena di due anni e sei mesi.

Nonostante la condanna, Severino Antinori continua ad essere "innocente" secondo la difesa. L'avvocato difensore Gabriele Maria Vitiello ha infatti annunciato il ricorso per Cassazione alla sentenza dei giudici della terza sezione penale d'Appello milanese: "Restiamo assolutamente convinti dell'innocenza del nostro assistito e dopo aver preso visione delle motivazioni ricorreremo in Cassazione", ha dichiarato all'uscita dall'aula. La difesa confida infatti nella Suprema Corte, che, a detta dell'avvocato "si è già pronunciata in questo giudizio in virtù della qualificazione giuridica erronea dei fatti". 

Per il ginecologo, infine, il prossimo 28 maggio si aprirà anche un altro processo d'appello, quello con al centro l'accusa di traffico di ovociti, per la quale è stato prosciolto in udienza preliminare.

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