BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Scuole, da Città metropolitana oltre 135 milioni di fondi del Pnrr

Il consigliere Maviglia fa il punto: ne servono però altri 300 per rendere tutti gli istituti efficienti e davvero sicuri .

Scuole, da Città metropolitana oltre 135 milioni di fondi del Pnrr

Scuole, da Città metropolitana oltre 135 milioni di fondi del Pnrr

Restyling e messa in sicurezza delle scuole dell’hinterland, lavori assegnati a settembre e 34 cantieri avviati dappertutto, sei quelli già conclusi: 135,5 milioni messi a disposizione degli istituti da Città metropolitana tramite il Pnrr, nel novero anche l’Ipia di Cernusco per una rinfrescata straordinaria, alla quale sono stati assegnati 3,8 milioni, e il Giordano Bruno a Cassano con una nuova palestra da 2,35 milioni. "Ora l’obiettivo è chiudere i lavori con la stessa precisione con cui sono cominciati – dice Roberto Maviglia (nella foto), consigliere con delega alla partita –. Entro il 2026 i plessi coinvolti avranno cambiato faccia" . Tempi rispettati come prevede il Piano di ripresa e resilienza su uno dei temi più delicati, l’edilizia scolastica, che "incide direttamente sulla vita dei ragazzi – aggiunge – e sulla qualità del tempo che trascorrono fra i banchi".

Tutti i progetti dovranno essere al traguardo in tre anni. "È un passo in avanti importante per la sicurezza e la riqualificazione delle nostre superiori – sottolinea il consigliere –. Nonostante le difficoltà abbiamo raggiunto un obiettivo non scontato, frutto del lavoro dell’ex Provincia. Sono certo che anche i tempi di consegna delle opere ultimate saranno perfettamente in linea con le scadenze fissate". Ma questa per Maviglia è solo la prima parte degli interventi necessari. "Non mi stanco mai di ricordare però che servono altri 300 milioni per ammodernare le scuole, renderle sicure, più efficienti e avanzate dal punto di vista tecnologico, ai quali ne vanno aggiunti almeno altri 20 per passare dalla manutenzione in emergenza a quella ‘predittiva’, in grado cioè di prevenire i problemi. Dobbiamo risolverli prima che emergano".

Un approccio completamente diverso, più necessario che mai anche alla luce delle spese extra affrontate dopo i danni causati ad aule e pertinenze dai nubifragi di fine luglio. Cifre altissime per risistemare strutture piegate in poche ore dal maltempo. Immagini impressionanti con lamiere volate dappertutto e senza conseguenze solo perché le lezioni erano sospese, ma che fanno riflettere sui nuovi bisogni. Anche il cambiamento climatico mette a nudo le necessità in un ambito essenziale "per il ruolo che la scuola riveste nella vita dei nostri giovani".