Sala: "Sgarbi? Sullo stadio basta parole". E Salvini: demoliamo il Meazza

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"Do ragione a Matteo Salvini sul fatto che ognuno qua deve fare la sua parte. Io la farò, ma non certo cambiando opinione rispetto a quello che ho sempre detto". Assist tra il sindaco Giuseppe Sala e il ministro Matteo Salvini sul "caso San Siro" dopo l’affondo del sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, che aveva ribadito la possibilità di inserire un vincolo per non fare abbattere il Meazza.

"Il vincolo - aveva precisato Sgarbi - non è una scelta o un capriccio: è un obbligo di legge". "Quello che intendo fare l’ho detto mille volte. Anche continuare a ripeterlo non dà nessun valore aggiunto. Non penso ci siano più parole da spendere su San Siro. C’è da agire, ognuno farà la sua parte e vedremo", ha risposto il sindaco, a margine della presentazione della nuova puntata del programma di Alberto Angela ambientata a Milano.

"Noi abbiamo assolutamente bisogno di uno stadio nuovo, moderno, sicuro ed efficiente. Ognuno si occupi del suo mestiere" aveva ribattuto anche il leader della Lega e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, criticando l’intervento di Sgarbi e sposando - di fatto - il piano per il nuovo stadio e la tesi di Palazzo Marino che un sottosegretario non possa far apporre un vincolo sul Meazza, perché quella è una decisione tecnica e non politica.

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