Rubarono in casa Leotta: a processo

Cinque accusati di un bottino da 150 mila euro. Due di loro avrebbero svaligiato anche l’influencer Incardona

Diletta Leotta

Diletta Leotta

Per i ladri dei vip il destino sembra segnato. La Procura ha disposto la citazione diretta a giudizio per sei presunti ladri accusati, a vario titolo, di aver compiuto un furto, il 6 giugno 2020, a casa della conduttrice tv Diletta Leotta e, in precedenza, di aver svaligiato anche l’abitazione della influencer Eleonora Incardona.

Il processo è stato fissato per il prossimo 29 ottobre davanti alla decima penale e, a quanto si è saputo, gran parte degli imputati potrebbero tentare la strada del patteggiamento. In particolare, cinque imputati sono accusati di aver commesso il furto ai danni di Leotta, alla quale, tra le molte cose, avrebbero portato via anche un bracciale da 13 mila euro. Le indagini erano state condotte dalla Squadra mobile e coordinate dal pm Francesca Crupi.

A inizio aprile scorso, nei confronti di tre persone, Shkelzen Kastrati, kosovaro di 45 anni, Samuel Milenkovic, milanese di 26 anni, e Andreea Ramona Meisan, romena di 29 anni, era stata eseguita l’ordinanza di custodia in carcere firmata dal gip Giulio Fanales. I primi due, tra l’altro, erano già in carcere dal febbraio scorso per aver svaligiato la casa della influencer Incardona il 12 dicembre 2020 (una terza persona è imputata per questo colpo).

Proprio nell’abitazione di Milenkovic gli investigatori avevano trovato oggetti riconducibili al furto in casa di Leotta, da cui i ladri avrebbero portato via beni per 150mila euro. La Squadra mobile, poi, sempre per il colpo di giugno, aveva fermato anche Luka Rajkovaca, croato di 27 anni, e Cristian Hudorovic, 24enne di Brescia. Secondo le indagini, Hudorovic e Meisan avrebbero fatto i "pali" mentre Kastrati, Milenkovic e Rajkovaca sarebbero gli autori materiali che si sono introdotti nel condominio forzando, come si legge nell’imputazione, "una botola posizionata sul pianerottolo dell’ultimo piano". Sono loro tre, stando alle indagini, gli uomini che compaiono nelle immagini riprese dal sistema di sorveglianza. Nel bottino figurava anche un Rolex da 16mila euro.

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