Rsa della fondazione Marchesi, si cambia

Nuovo consiglio e presidente per la casa di riposo. "La prima emergenza da affrontare? Quella economica"

Migration

L’emergenza bilancio post pandemia il primo cimento, ma già si lavora a un piano a lungo termine "che risollevi le sorti economiche dell’ente, ne potenzi specialità e prerogative e rinsaldi il suo legame con il paese e il territorio". Il 2022 apre il nuovo corso, alla Fondazione Marchesi, storico ente che gestisce 70 posti di Rsa, un centro diurno e poliambulatori specialistici, nuovo consiglio di indirizzo e nuovo presidente: è Marta Mura, avvocato civilista e consigliere dell’ente dal 2013.

"Un incarico a sorpresa, che assumo, con gli altri consiglieri, con grande senso di responsabilità". La situazione della Fondazione Marchesi è proprio in queste settimane al centro dell’attenzione, anche politica. A inizio gennaio il consiglio comunale aveva votato l’erogazione all’ente di centomila euro di finanziamento statale per dare ossigeno ai conti.

Da dove, dunque, ripartite?

"Da un momento formativo sul funzionamento dell’ente a beneficio dei nuovi consiglieri. E senz’altro, anche se non soltanto, proprio dalla situazione economica. Il bilancio 2021, non abbiamo dubbi, chiuderà come il precedente. Hanno pesato molto negli ultimi due anni i lavori svolti in struttura e soprattutto la pandemia. Che ancora adesso, togliendoci, a rispetto della normativa, cinque letti, ci provoca un segno meno di duecentomila euro l’anno. È un problema di molti enti come il nostro. Che non riguarda la sola rsa, ma anche il centro diurno".

Le strategie?

"A breve, medio e lungo termine. A lungo termine lavoreremo per potenziare Rsa e poliambulatori. Nell’immediato abbiamo introitato e messo a bilancio i fondi statali, e provveduto a un ritocco delle rette di degenza".

Due parole sul nuovo consiglio di indirizzo.

"Tutti professionisti capaci, che stanno già dimostrando la flessibilità e la mente aperta indispensabili ad affrontare la sfida. L’appartenenza politica non è fattore sostanziale. Qui lavoriamo tutti a titolo gratuito. E la Fondazione, lo dico forte, non dovrà mai essere oggetto di strumentalizzazioni".

A proposito di politica, in consiglio comunale non sono mancate voci critiche sulla Fondazione e sul suo ruolo in paese.

"Incontreremo tutte le forze politiche. Alcuni interventi non solo hanno suscitato preoccupazione, ma dimostrano, sicura la buona fede, una conoscenza non approfondita di come funzioni la Fondazione".

Un suo progetto per il futuro?

"C’è già. Sarà triennale e incentrato sulla figura di Luigi Marchesi: un calendario di concerti in collaborazione con il musicista Stefano Aresi, un evento artistico benefico, un libro. Un primo passo per ricucire lo storico legame fra la Fondazione e il territorio, fatto anche di aiuto e sostegno reciproco".

Monica Autunno

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro