Rogo in casa e “armadio killer“ Due tragedie a distanza di 5 ore

Donna carbonizzata in via Savona mentre all’Isola un uomo si è aggrappato a un mobile finendo schiacciato

Migration

di Marianna Vazzana

È morta carbonizzata in un incendio divampato nella sua abitazione, un appartamento su due piani, il quinto e il sesto (l’ultimo) di un condominio signorile in via Savona 101. Quando i vigili del fuoco sono entrati nella casa inghiottita dalle fiamme poco dopo le 7.30 di ieri, per Bruna Rinaldi, di 82 anni, non c’era più niente da fare. Le squadre hanno domato l’incendio in poco tempo ma le cause sono ancora da accertare: le indagini sono a cura del Nucleo investigativo antincendi territoriale, rimasto sul posto per ore. Secondo le prime ipotesi, ancora da verificare, il rogo potrebbe essersi originato da una sigaretta dimenticata accesa oppure da un telefono cellulare in carica, surriscaldatosi. Sul posto anche la polizia. "Mi sono svegliato per i rumori. In strada c’erano le squadre dei pompieri e dalla casa di fronte usciva una colonna di fumo nerissimo", racconta un residente della via. "Incontravo la signora Bruna per strada, quando usciva per commissioni. Era autonoma, camminava anche per lunghi tratti ma ogni tanto si fermava a riprendere fiato per gli acciacchi dell’età". Chi la conosceva la descrive come una donna minuta, dai capelli bianchi, cordiale e dal carattere riservato. "Abitava qui da tanti anni – continua Salvatore, il custode del caseggiato – e aveva due figli" che non abitavano con lei. "Uno si era trasferito a Roma. L’altro era fuori città per le vacanze", riferisce un conoscente. Appena hanno saputo della disgrazia si sono precipitati a Milano. Rientrata dalle ferie prima del tempo anche una coppia residente al primo piano dello stesso condominio: "Appena abbiamo letto dell’incendio – fanno sapere – siamo rientrati per controllare che fosse tutto a posto".

Cinque ore dopo, altra tragedia in un alloggio del primo piano di via Volturno 30, caseggiato del Comune nel quartiere Isola: Pancrazio Falanga, di 74 anni, è morto schiacciato da un armadio. Anche in questo caso sono intervenuti vigili del fuoco e polizia, inizialmente per un “soccorso persona“ su segnalazione del 118. Ma il signor Falanga era deceduto sotto il peso del mobile. L’ipotesi, ancora da accertare, è che l’uomo abbia avuto un malore e che si sia aggrappato all’armadio, facendolo ribaltare. "Aveva problemi di salute ed era spesso all’ospedale", dicono i vicini. "Era una persona fragile: un dispiacere immenso sia morto in questo modo atroce".

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro