Rho-Parabiago, riparte l’iter per il quarto binario Via alle osservazioni

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Spostamento del Canale Villoresi e valutazione d’incidenza rispetto al Bosco Wwf di Vanzago, sito di Interesse Comunitario. Sono le due integrazioni più importanti fatte al progetto per il quadruplicamento della ferrovia Rho-Parabiago da Rfi e depositate dei giorni scorsi al Ministero della Transizione Ecologica. Richieste da Comuni, Regione Lombardia, cittadini e dallo stesso Ministero, le integrazioni sono relative ad alcuni aspetti progettuali nell’ambito della procedura di Via (Valutazione d’impatto ambientale) e fanno ripartire l’iter dell’opera fortemente contestata dall’amministrazione comunale e dai cittadini di Vanzago. Ora tutti gli interessati hanno tempo fino al 7 luglio per presentare in forma scritta proprie osservazioni al Ministero. "Per salvaguardare il Canale Villoresi e l’agricoltura di tutto il territorio Regione, Comuni e Consorzio del Villoresi avevano chiesto lo spostamento, Rfi ha recepito questa nostra richiesta inserendo l’intervento nel progetto complessivo e indicando la spesa di 20 milioni di euro - spiega il sindaco vanzaghese Guido Sangiovanni (nella foto) -.

Inoltre Rfi, che inizialmente non aveva fatto nessuna valutazione d’incidenza sul Bosco del Wwf sostenendo che non interferiva con il tracciato, ha invece presentato lo studio. Poi ci sono altre integrazioni, molto marginali. L’opera resta devastante per il nostro territorio quindi come Comune ripresenteremo tutte le osservazioni perché le criticità irrisolte sono ancora tantissime". I dati sul progetto del quarto binario sono noti: nove chilometri, 354 espropri, 107 edifici demoliti e 35 famiglie costrette a cambiare case, 31 aree di cantiere in mezzo ai centri abitati, 473mila metri quadrati di aree verdi cementificate. Ma non è tutto: il progetto nel 2012 è stato annullato dal Tar, nel 2014 respinto dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici per innumerevoli e sostanziali criticità. Anche il Comitato Rho-Parabiago, ha ribadito che le integrazioni e gli aggiornamenti al progetti fatti negli anni, non hanno eliminato gli "inaccettabili impatti ambientali". Ro.Ramp.

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