Rapine, furti nelle case e degrado Residenti in allarme: abbiamo paura

Interrogazione del consigliere comunale Molesini per denunciare le situazioni di illegalità e chiedere interventi

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di Roberta Rampini

Degrado: dall’ex scuola di piazza Marconi al Falcon Residence dove sono segnalati situazioni di illegalità e occupazioni abusive. Sicurezza: dai furti nelle abitazioni alle rapine per strada, di pochi giorni fa, ai danni di due pensionati. Arrivano sulla scrivania della sindaca di Pero, Maria Rosa Belotti, le paure e le preoccupazioni dei cittadini per quello che è successo nelle ultime settimane in paese. Il consigliere comunale di minoranza, esponente della lista civica Agorà, Paola Molesini, ha inviato una lettera per denunciare le situazioni di degrado e insicurezza segnalate dai residenti e chiedere interventi.

L’elenco si apre con lo stato di abbandono e degrado dell’ex scuola elementare Marconi dove, nonostante transenne e cartelli di divieto d’accesso, i residenti continuano a vedere e segnalare persone che occupano lo stabile, "in attesa della sistemazione della piazza e della demolizione dell’edificio cosa intende fare il Comune per evitare bivacchi notturni, sporcizia e degrado?", interroga la Molesini. Stessa situazione poco distante nel Falcon Residence, un complesso immobiliare di proprietà di una società in concordato preventivo, dove molti appartamenti sono occupati abusivamente, con malumori da parte degli inquilini che pagano regolarmente l’affitto e dei "vicini di casa" per il viavai di balordi nelle ore serali. A questo si aggiungono le situazioni di degrado e sporcizia diffusa in molti parchi pubblici, come al Giardinone sulla via Sempione.

"Ci sono stati anche furti e altri episodi di microcriminalità e credo che su questi argomenti sia necessario un incontro in commissione consiliare - spiega - non è normale avere paura, non è normale non uscire di sera, non è normale incontrare persone che ti incutono paura sul Sempione. Non è allarmismo, ma la presenza delle istituzioni deve esserci, con interventi concreti e non comunicati sui social. Ci deve essere un piano sicurezza, oltre alle telecamere che sono state messe su alcuni edifici pubblici".

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