Rapinato di smartphone e contanti pedina i ladri in taxi e li fa arrestare

Minacciato con un coltello mentre era a spasso col cane. Poi le indicazioni alla polizia. e il blitz in via Rubens

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Non si è perso d’animo: ha fermato un taxi e si è messo all’inseguimento dei rapinatori, dando alla polizia indicazioni decisive per arrestarli. Il cittadino-detective è un trentasettenne italiano, che ha aiutato i poliziotti dell’Ufficio prevenzione generale della Questura a bloccare i due ragazzi che poco prima si erano fatti consegnare cellulare e contanti, minacciandolo con un coltello: in manette sono finiti un diciottenne e un ventiseienne.

La storia inizia alle 5.30 di domenica: l’uomo è appena uscito di casa per portare a spasso il suo cagnolino in via Ravizza. È ancora buio a quell’ora, e all’improvviso sbucano dalle auto in sosta i rapinatori: uno gli punta contro una lama e lo costringe a passargli lo smartphone e i pochi soldi che ha in tasca; la vittima non oppone resistenza, spaventata dall’arma, ed esegue gli ordini. I due si allontanano a passo svelto. Finita? No, perché il derubato intercetta un taxi che sta passando proprio in quel momento in via Ravizza e chiede al conducente di dargli una mano a pedinare i malviventi. Nel frattempo, il trentasettenne ha già chiamato il 112 per dare indicazioni in tempo reale all’agente in servizio alla centrale operativa di via Fatebenefratelli, che a sua volta comunica ai colleghi delle Volanti la posizione dei rapinatori.

Il blitz scatta n via Rubens, ad alcune centinaia di metri dal punto in cui è avvenuto l’agguato a mano armata: il diciottenne e il ventiseienne vengono subito fermati e controllati dai poliziotti; con loro hanno ancora il telefono e il coltello utilizzato per mettere paura al derubato. Conseguenza inevitabile: entrambi vengono arrestati per rapina aggravata in concorso e portati in cella.

N.P.

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