REDAZIONE MILANO

Ramazza e fatica, volontari all’opera

Volontari di "Mi prendo cura di Bresso" puliscono e curano le aiuole pubbliche, coinvolgendo anche ragazzi migranti. Appello per il rispetto delle aree verdi.

Ramazza e fatica, volontari all’opera

Volontari di "Mi prendo cura di Bresso" puliscono e curano le aiuole pubbliche, coinvolgendo anche ragazzi migranti. Appello per il rispetto delle aree verdi.

Non solo recuperano e abbelliscono le aiuole pubbliche cittadine ma le tengono anche in ordine e le ripuliscono: come ieri mattina, i volontari dell’associazione "Mi prendo cura di Bresso", nonostante il freddo novembrino, erano in azione gratuitamente nella centrale piazzetta Cavour, per raccogliere le tante foglie dal piccolo angolo di verde comunale, dove ci sono il monumento di Aido e il bersò dell’antico glicine.

Proprio in queste settimane la rimozione delle foglie, che cadono copiose dagli alberi, rappresenta l’intervento principale dei membri dell’associazione che si impegna, da diversi anni, a risanare i piccoli angoli di prato del territorio cittadino: "In piazzetta Cavour abbiamo rimosso il fogliame che ricopriva il vialetto sotto il bersò, il monumento di Aido, le panchine e le vicine aree - spiega Claudio Mondin, tra i fondatori di Mi prendo cura di Bresso -. Voglio precisare che fanno rinascere e tengono in ordine le aiuole anche i ragazzi migranti che sono ospiti del Centro di accoglienza di via Clerici". La cura delle aiuole, però, richiede il buon senso e la collaborazione dei proprietari dei cani: "Voglio lanciare un appello: i cani non facciano i loro bisognini sulle piantine e sui fiori dell’aiuola - conclude Mondin -. Altrimenti ritorna inevitabilmente il degrado".

Giuseppe Nava