Milano, raid al bar con crisi di pianto. Il rapinatore chiede scusa

L’assalto armato di coltello e la reazione del dipendente. L'arrestato: "Mi servivano i soldi per la droga"

Carabinieri

Carabinieri

Milano, 10 maggio 2022 - All’improvviso, è scoppiato a piangere, si è seduto e ha rimesso il coltello in tasca: "Scusatemi, faccio queste cose perché uso droga". Poi ha iniziato a prendersi a pugni in faccia, colpendosi anche con il cellulare che aveva con sé, salvo poi tentare di scappare all’arrivo dei carabinieri. Il pentimento, che tradisce la disperazione di un ragazzo che non riesce a fare a meno della dose quotidiana, non gli è ovviamente bastato per evitare l’arresto per tentata rapina aggravata e il processo davanti al giudice della direttissima.

La storia inizia alle 7.15 di domenica: siamo in un bar di via Giovanni Pierluigi da Palestrina, a due passi da corso Buenos Aires. Davanti all’ingresso ci sono un dipendente del locale, che ha appena aperto, e un cliente che sta fumando una sigaretta dopo aver fatto colazione. I due vedono avvicinarsi il ventottenne italiano F.F., residente in zona Rubattino, che tira fuori una lama da cucina e intima al barista, parlandogli in spagnolo, di consegnargli subito 100 euro. Poi il ragazzo spintona il dipendente del bar, entra e si dirige con decisione verso il bancone; a quel punto, l’altro lo raggiunge e lo colpisce con uno sgabello per difendersi dal coltello puntato verso di lui. Quel colpo sembra avere l’effetto di una sveglia per il rapinatore improvvisato, che torna sui suoi passi e si accascia su una sedia, iniziando a piangere. All’arrivo dei militari del Radiomobile, il ventottenne prova comunque a fuggire, ma viene immediatamente bloccato e disarmato del coltello da 18 centimetri (di cui 7,5 di lama), che finisce sotto sequestro.

In caserma, F.F., in evidente stato di alterazione da abuso di stupefacenti, cerca nuovamente di autolesionarsi, sbattendo più volte la testa contro un muro, tanto che alla fine i carabinieri lo accompagneranno al pronto soccorso dell’ospedale Niguarda per medicargli le ferite che si è provocato da solo. Poi l’arresto, d’intesa col pm di turno Alessandra Cerreti.

Nicola Palma

 

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro