Viale Fulvio Testi: soldi, droga e loculi. Così gli aguzzini sfruttano le lucciole

Blitz anti-prostituzione della polizia. Tre case sequestrate

Agenti durante i controlli in strada

Agenti durante i controlli in strada

Milano, 21 settembre 2018 - Versavano in nero fino a 1.500 euro al mese per vivere in appartamenti lerci, alcuni ricavati dentro scantinati. Una stanza è talmente stretta da avere solo un letto, incastrato tra le pareti. «Si prega di chiudere la porta», la scritta (in spagnolo), all’ingresso di uno dei tuguri che fungevano sia da casa che da alcova per accogliere i clienti, quasi sempre adescati in strada e poi accompagnati in quei rifugi dove si consumavano le prestazioni sessuali. Spazi condivisi da viados e prostitute sudamericani, irregolari.

Ieri notte un blitz della polizia ha acceso i riflettori su questi mondi: 60 uomini tra agenti del commissariato Greco Turro guidati dal vice questore aggiunto Angelo De Simone, colleghi dell’Ufficio prevenzione generale e agenti di polizia locale hanno espugnato appartamenti nelle zone di viale Fulvio Testi, Bicocca e Greco, controllato prostitute e viados in strada tra piazzale Istria e Bignami e passato al setaccio negozi e market. Il bilancio è di 66 persone identificate (44 stranieri), 39 con precedenti. Per 15, peruviani e brasiliani, irregolari, l’ufficio Immigrazione avvierà i procedimenti per il rimpatrio. Sequestrati tre appartamenti, ai limiti dell’abitabilità: nessun contratto d’affitto, nessun affittuario con permesso di soggiorno. Uno è in viale Fulvio Testi 182, da tempo «sorvegliato speciale» dopo le segnalazioni di abitanti stufi del viavai. Ad aprire la porta alla polizia si sono presentati due viados. Indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina il proprietario, un italiano pregiudicato. Nell’alloggio di sopra, altra sorpresa: una pianta di marijuana. Il “coltivatore”, marocchino, denunciato per spaccio. Arrestato invece un italiano che in via Pulci 13, oltre ad ospitare irregolari, nascondeva 5 grammi di coca. Sequestrati due scantinati di via Felice Romani 3, zona Greco. Difficile accorgersi di quei luoghi, invisibili dalla strada, dentro un cortile e in fondo a una rampa di scale.

Ma non tutto avviene tra quattro mura: in strada si contratta per l’occupazione di spazi-vetrina, i migliori per attirare clienti. Ci si accorda l’un con l’altro, cedendo soldi o droga ai concorrenti per «essere lasciati in pace». Non sempre fila tutto liscio: l’estate scorsa un viado era stato pestato, rimediando 40 giorni di prognosi. Un altro accoltellato. Punti di riferimento per adescare i clienti sono anche gli autonegozi. Il titolare di uno di questi, ecuadoregno, ieri notte è stato invitato a spostarsi perché nonostante abbia una licenza itinerante (dovrebbe cambiare luogo ogni due ore) tutte le sere era in via Chiese. La polizia locale lo ha sanzionato per quasi 3mila euro, per occupazione di suolo pubblico e per mancato rispetto di norme igienico sanitarie. Le luci blu delle Volanti hanno illuminato la zona fino all’alba.

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