Pride Milano, sindaco Sala: "I figli delle coppie omogenitoriali riavranno riconoscimento"

Il primo cittadino si è unito alla parata arcobaleno nei pressi dell'Arco della Pace, l'annuncio è arrivato dal palco della manifestazione

Milano, 2 luglio 2022  - Sono 300mila, secondo gli organizzatori, i partecipanti al Pride di Milano che, dopo aver percorso le vie della città, è arrivato all'Arco della Pace. Presi d'assalto tutti i locali nei dintorni, mentre il palco della manifestazione ha iniziato a ospitare i primi interventi, a partire da quello del sindaco Giuseppe Sala. In serata, poi, partirà la festa con musica e concerti fino a mezzanotte. Qui saranno saranno due squadre di conduttori e conduttrici: prima Katia Follesa, Valeria Graci e Pietro Turano, poi Michela Giraud e Pierluca Mariti. Tra gli artisti presenti, Baby K, Francesca Michielin, Michele Bravi, Emma Muscat, Myssketa, Immanuel Casto, le Karma B, Romina Falconi, Debora Villa e le drag di Drag RaceItalia.

Milano Pride, parata arcobaleno per le strade della città

Milano Pride, le voci dei partecipanti: "Carnevalata? Vogliamo solo i nostri diritti"

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Sala: "Sui diritti non si deflette mai"

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, si è unito al corteo del Milano Pride. Camicia bianca con taschino arcobaleno appositamente fatta confezionare dal brand Msgm, la stessa indossata nel post pubblicato dal primo cittadino su Instagram per annunciare la sua presenza al Pride. Il primo cittadino è arrivato in via Londonio ed è stato accolto dai partecipanti con un applauso. Poi, all'Arco della Pace, è salito sul palco per il suo intervento.  Il Milano Pride 2022 "è a mio parere più importante degli altri anni perché è evidente che, nei momenti di crisi, qualcuno ritiene di risolvere le questioni e trovare semplificazioni attraverso discriminazioni, come stiamo vedendo in tante parti del mondo". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a margine del Milano Pride. "La strada per i diritti - ha detto il primo cittadino - è sempre lunga, ma è importante dare la dimostrazione che non si smette mai e non si deflette rispetto anche ai nostri doveri. Parlo del mio dovere e del dovere dei politici". Anche qui "non è facile, però vedo che c'è una grande comunità che ha voglia di fare". Poi, un commento sulla decisione della Regione Lombardia: "Il sindaco è il sindaco di tutti e il governatore deve essere il governatore di tutti. La Regione e Fontana hanno sbagliato a non concedere il patrocinio al Pride. La parte Lgbt della nostra società è enorme e non si possono ignorare diritti che non tolgono niente a nessuno". E' arrivato anche un annuncio: "Abbiamo da ieri riattivato il riconoscimento dei figli nati in Italia da coppie omogenitoriali. È con grande gioia che ho firmato ieri il provvedimento personalmente nel mio ufficio". Il Comune aveva già iniziato a riconoscere i figli di queste coppie poi "avevamo avuto sentenze avverse e il Parlamento doveva legiferare, ho aspettato che lo facesse ma non si sono mossi e dovevo fare la mia parte»"ha spiegato. 

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