Milano, pressing per il post-scuola: "State violando il patto"

Mail bombing dei genitori a Palazzo Marino per la riattivazione del servizio: "Noi abbiamo rispettato le regole: siamo in zona bianca, va garantito"

Una protesta per chiedere più dopo scuola e meno contrazioni orarie all’asilo

Una protesta per chiedere più dopo scuola e meno contrazioni orarie all’asilo

Milano - ​«Gentile direttrice, sono un genitore di questa città che necessita del servizio di doposcuola nei nidi e nelle scuole dell’infanzia comunali, assente già da oltre due mesi". Comincia così la lettera copia-incolla che è stata inviata dalle famiglie milanesi per fare ’pressing’ per il dopo-scuola. Che ancora non si vede all’orizzonte. C’è il tema delle “bolle rigide“ che non sono ancora cambiate - si attende un pronunciamento del governo dopo la lettera di Anci - c’è il tema delle assenze degli educatori. Ma non ci stanno i genitori (sono cinquemila le famiglie che si appoggiavano al servizio su 30mila bimbi iscritti ai nidi e alle materne comunali). Così hanno dato vita a una “call to action“, invitando a scrivere all’attenzione della dirigente dei Servizi all’infanzia, alla vicesindaco Anna Scavuzzo e al sindaco Giuseppe Sala per denunciare "il mancato rispetto da parte del Comune di Milano del Patto di corresponsabilità tra servizi e famiglie firmato all’inizio dell’anno educativo". Un patto in cui è previsto che "su richiesta di genitori entrambi lavoratori, ovvero del genitore monoparentale lavoratore, e a seguito di specifica adesione, viene data la possibilità di ritirare i bambini dalle 17.30 alle 18, previa procedura di triage. Il prolungamento dell’orario sarà garantito solo in presenza di scenario epidemiologico di rischio basso, secondo gli indicatori definiti da Ats Milano Città Metropolitana".

I genitori, bollettini alla mano, battono cassa: "Ci risulta che dal 28 febbraio la Lombardia sia in zona bianca e quindi, come da settembre a dicembre scorsi, siamo già da due settimane in uno scenario a rischio basso a tutti gli effetti – ricordano –. Ci stiamo avvicinando alla fine dello stato di emergenza e quindi verso una totale conclamazione a livello nazionale di un rischio basso. I genitori hanno fatto molti sforzi per rispettare le regole stabilite da questo patto, con grande responsabilità, appunto. Ora è tempo che anche l’Amministrazione dimostri senso di responsabilità e “garantisca il servizio“ di post-scuola visto il basso rischio epidemiologico". "Questa è l’attenzione dell’amministrazione del Pd alle mamme lavoratrici – tuona Alessandro De Chirico, capogruppo di Forza Italia a Palazzo Marino –. Siamo tornati in zona bianca, è vero che c’è stato un incremento del numero de contagi, ma l’emergenza di gennaio che aveva fatto interrompere il doposcuola è superata. Il Comune è impreparato, sul reclutamento del personale non è stato fatto nulla. Se c’è un problema legato alle ’bolle’ il sindaco Sala, che è spesso a Roma, vada a picchiare i pugni sul tavolo: il doposcuola è una priorità".

 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro